Pur dicendosi «pronto a chiudere anche domani» la questione delle candidature per le regionali di ottobre, Matteo Salvini dice che per lui, in quanto ministro dei trasporti, «il mese di agosto è quello più complicato visti i bollini rossi in autostrada, nei porti e negli aeroporti».
Una perifrasi, quella del segretario della Lega, che fa intendere come la vertenza “presidenti” per il centrodestra è rinviata al termine della pausa di Ferragosto. Di conseguenza, per il centrodestra restano ufficiali solo le candidature dei presidenti uscenti, Francesco Acquaroli nelle Marche e Roberto Occhiuto in Calabria. E proprio Occhiuto ieri in consiglio regionale ha chiarito le ragioni delle sue dimissioni: «questa mia scelta non è stata fatta guardando al mio interesse politico. E non l’ho fatto perché credo che questo processo di cambiamento che io ritengo di aver messo in moto si sarebbe fermato, come negli ultimi 30 anni, non a causa della magistratura, ma a causa di chi utilizza le inchieste della magistratura per fare lotta politica, essendo incapace disconfiggere sul terreno elettorale».
Nel centrosinistra
Intanto, anche nel centrosinistra restano le incertezze. Ieri, la segretaria del Pd, Elly Schlein, nel corso di una diretta social ha lasciato inalterati i dubbi sui candidati presidenti, anche in questo caso, di quattro regioni su sei chiamate al voto in autunno.
Certi restano solo Matteo Ricci nelle Marche e Giovanni Manildo in Veneto. Mentre, resistono i malpancisti del Movimento 5Stelle nei confronti del presidente uscente toscano Eugenio Giani, nonostante il via libera di Giuseppe Conte, ribadito ieri sera ai pentastellati della regione durante un’assemblea on line.
Così come è avvolta dal mistero la questione pugliese con il candidato in pectore Antonio Decaro in vacanza sulle spiagge a sud di Bari. Mentre in Campania, pare che la stessa Schlein avrebbe dato via libera all’incoronazione quale segretario regionale di Piero De Luca, figlio del governatore uscente: una delle condizioni poste dal potente presidente della regione per il suo assenso alla candidatura dell’ex presidente della Camera, Roberto Fico, dei 5Stelle.
Tutta da aprire, infine, la questione calabrese, dove anche Alleanza verdi e sinistra chiede una candidatura a presidente per l’eurodeputato Mimmo Lucano. Ma tutto è rinviato dopo Ferragosto.