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Elezioni 2025, per Comunali e referendum si vota in due giorni: via libera dal Consiglio dei ministri

Elezioni amministrative 2025 il 25-26 maggio e referendum 8 e 9 giugno. Sono le date che circolano sui prossimi due appuntamenti elettorali. Il Consiglio dei ministri, secondo quanto si apprende, ha approvato il decreto legge elezioni che permetterà di votare in due giorni, domenica e lunedì, già dalla prossima tornata di elezioni amministrative e per i quesiti referendari. Per le…

Elezioni amministrative 2025 il 25-26 maggio e referendum 8 e 9 giugno. Sono le date che circolano sui prossimi due appuntamenti elettorali. Il Consiglio dei ministri, secondo quanto si apprende, ha approvato il decreto legge elezioni che permetterà di votare in due giorni, domenica e lunedì, già dalla prossima tornata di elezioni amministrative e per i quesiti referendari. Per le prossime Comunali sarebbe stata individuata per il primo turno la data del 25-26 maggio, mentre l’election day con i referendum dovrebbe essere nelle date dei ballottaggi, ovvero l’8 e 9 giugno.

Voto in due giorni

«Le operazioni di votazione per le consultazioni elettorali e referendarie relative all’anno 2025, ad esclusione di quelle già indette alla data di entrata in vigore del presente decreto, si svolgono, in deroga a quanto previsto dall’articolo 1, comma 399, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, nella giornata di domenica, dalle ore 7 alle ore 23, e nella giornata di lunedì, dalle ore 7 alle ore 15», si legge nel primo comma dell’articolo 1 della bozza del dl Elezioni.

La misura, spiega la relazione illustrativa che accompagna il provvedimento, «mira a estendere la durata della votazione anche per l’anno 2025, al fine di contrastare il crescente fenomeno dell’astensionismo, agevolando la maggiore partecipazione possibile dei cittadini alle consultazioni elettorali e referendarie, in un’ottica di rafforzamento del processo democratico e della rappresentatività delle Istituzioni».

Al comma 2, spiega ancora la relazione illustrativa, «si prevede il caso di contemporaneo svolgimento dei cinque referendum abrogativi con il primo turno di elezioni amministrative – anche qualora disciplinate da leggi regionali – e si stabilisce che, per gli adempimenti comuni, per il funzionamento degli uffici elettorali di sezione e per gli orari della votazione, si applicano le disposizioni in vigore per i referendum».

Voto fuorisede per studio, lavoro o cure

«In occasione delle consultazioni referendarie relative all’anno 2025, gli elettori che per motivi di studio, lavoro o cure mediche sono temporaneamente domiciliati, per un periodo di almeno tre mesi nel quale ricade la data di svolgimento delle predette consultazioni referendarie, in un comune situato in una provincia diversa da quella in cui si trova il comune nelle cui liste elettorali sono iscritti, di seguito denominati elettori fuori sede, possono esercitare il diritto di voto con le modalità previste dal presente articolo», prevede il primo comma dell’art. 2 della bozza del dl Elezioni.

In aggiornamento.

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