Con 160 voti favorevoli e 99 contrari, la Camera ha approvato in via definitiva il Dl Economia, che ora diventa legge. Il provvedimento, già approvato dal Senato, contiene misure urgenti per il finanziamento alle imprese, interventi sociali e investimenti in infrastrutture, trasporti e enti locali.
Il testo, però, ha suscitato forti critiche dalle opposizioni. Mauro Del Barba (Italia Viva) lo definisce «un polpettone indigesto» e accusa il governo di usare il decreto come strumento di propaganda. Duro anche il giudizio del M5S: Gianmauro Dell’Olio lo bolla come «decreto da mandare al macero», denunciando l’assenza di una strategia economica in un contesto di rallentamento del Pil e inflazione in crescita.
Marco Grimaldi (Avs) parla di un «omnibus mascherato da decreto», privo di clausole sociali e tutele per il lavoro. Critico anche sul fronte ambientale e della delocalizzazione.
Dal centrodestra arrivano invece commenti soddisfatti. Graziano Pizzimenti (Lega) evidenzia il chiarimento normativo per i volontari della Protezione Civile, mentre Riccardo Zucconi (FdI) annuncia l’ok a un ordine del giorno per rendere permanente l’esenzione Irpef sui fringe benefit, misura volta a sostenere il potere d’acquisto dei lavoratori.