Mentre proseguono i colloqui tra Ue, Stati Uniti e Ucraina a Ginevra, la guerra prosegue, ma il motivo dell’incontro è proprio quello di porre fine al conflitto. Per la pace ci sarebbe il piano proposto da Donald Trump, articolato in 28 punti che non convince pienamente Bruxelles e il leader Zelensky.
La Casa Bianca parla di un «significativo passo avanti» precisando che «qualsiasi accordo futuro dovrà rispettare pienamente la sovranità di Kiev». Per il segretario di Stato americano Marco Rubio bisogna chiudere il prima possibile.
La portavoce della commissione europea Paula Pinho ha fatto sapere alla stampa che quello che conta «in definitiva, è il contenuto di questo piano di pace e se possa effettivamente portare a una pace giusta in Ucraina, ed è qui che stiamo svolgendo un ruolo costruttivo nelle discussioni con l’Ucraina e con gli Usa. Non entreremo nei dettagli di queste discussioni, ma ho detto che alcuni dei principi delineati ieri dalla presidente Ursula von der Leyen sono già inquadrati».
Da Berlino il vice portavoce del governo tedesco, Sebastian Hille parla di «progressi nei colloqui di pace» e poi sottolinea l’importanza del ruolo dell’Europa in questo contesto dove l’Ucraina continua ad avere il pieno sostegno.
Per Trump potrebbe succedere qualcosa di buono. «È davvero possibile che si stiano compiendo grandi progressi nei colloqui di pace tra Russia e Ucraina? Non ci credere finché non lo vedrai con i tuoi occhi, ma potrebbe davvero succedere qualcosa di buono». Così il presidente Usa in un post sui social.
Intanto secondo le agenzie russe droni ucraini avrebbero sorvolato Mosca costringendo la chiusura di tre importanti aeroporti internazionali, Domodedovo, Sheremyetevo e Zhuskovsky hanno subito chiudere temporanee in mattinata. Il sindaco della città, Sergei Sobyanin, aveva riferito di un drone in volo verso la capitale che era stato abbattuto. I tre scali sono stati poi riaperti.
