Stare bene può essere anche una scelta, da compiere ogni giorno. Insomma una questione di abitudini o, se si preferisce, di stile di vita. Ne sono convinti i vertici dell’Istituto superiore di Sanità, l’Iss, che hanno voluto, con l’inizio del 2025, dispensare un decalogo, una sorta di “dieci comandamenti” per la salute del corpo, della mente e anche dell’ambiente, naturale e digitale, entrambi soggetti a inquinamento (vedi le fake news per il web) ed entrambi importanti per il benessere delle persone.
Il decalogo
Al primo posto c’è la necessità di uscire dalla dipendenza da smartphone, a piccoli passi, iniziando col crearsi una zona “smartphone free” a casa, come la camera da letto o il tavolo da pranzo, per una pausa digitale di almeno 30 minuti al giorno. Segue l’alcol: evitarlo fa bene a tutto, anche alla linea. L’Iss ricorda che è «una sostanza tossica e cancerogena e che aumenta il rischio di sviluppare oltre 200 malattie differenti».
Ridurne un bicchiere per pasto durante le feste sottrarrebbe circa 6-7000 calorie, pari a un chilo di peso. Facendolo per tutto l’anno ci si ritroverebbe con 7-9 chili in meno.
Il consiglio
Per i giovani, ritardarne il consumo oltre i 24 anni, consente di sviluppare e maturare il cervello in tutte le sue funzioni garantendo una capacità cognitiva non danneggiata o pregiudicata dal bere in un periodo di estrema vulnerabilità: tra i 12 e i 21 anni l’organismo proprio non ce la fa a metabolizzare l’alcol per espellerlo.
Stop alle sigarette
I motivi per farlo sono tanti e altrettanti i benefici a breve, medio e lungo termine. Già dopo 20 minuti dall’ultima sigaretta, «quando la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna diminuiscono migliorando la circolazione. E dopo 8 ore il corpo inizia a rigenerarsi liberandosi dal monossido di carbonio e ripristinando i livelli di ossigeno nel sangue».
Dopo un anno il rischio di malattie cardiovascolari si riduce del 50% e dopo 10-15 anni il rischio di sviluppare un tumore ai polmoni si avvicina a quello di chi non ha mai fumato. Ma come si fa? Qualcuno da solo ci riesce, ma l’Iss ha attivato un Telefono Verde contro il Fumo (800 554088), un servizio anonimo e gratuito.
La buona abitudine
Sì, invece, alle cinque porzioni di frutta e verdura al giorno. Ma in Italia pare lo faccia solo il 7% della popolazione e per lo più donne.
Si può iniziare aggiungendo un frutto a colazione e una porzione di verdura a ogni pasto, per ridurre il rischio di patologie come diabete e malattie cardiovascolari.
Occhio alla pressione alta
Secondo il dipartimento di Malattie Cardiovascolari, Endocrino-metaboliche e Invecchiamento è uno dei maggiori fattori di rischio per ictus, infarto, aneurismi e malattie legate all’invecchiamento. Stando ai dati del Progetto Cuore dell’Iss, nel 2023-2024 circa 3 italiani su 10 non sanno di avere problemi di pressione. I livelli desiderabili sono 120 mmHg per la pressione arteriosa sistolica (la massima) e 70 mmHg per quella diastolica (la minima).
La regola delle 3R
È quella per il benessere dell’ambiente: riduci – riusa – ricicla, per ridurre l’impatto dei rifiuti. Acquistare e conservare i cibi non sono azioni banali, consumare alimenti non correttamente preparati o conservati può essere un rischio per la salute. Quando fa caldo i prodotti dei banchi frigo o freezer devono essere trasportati in contenitori ermetici refrigerati e una volta a casa posti nelle stesse condizioni. Ciascun alimento ha il proprio ripiano nel frigo, con quelli cotti separati da quelli crudi. Attenzione alle conserve lasciate in frigo per più di 24 ore: verificare che non abbiano cambiato colore, consistenza e odore.
Saper chiedere aiuto
È il primo passo per il benessere della mente, quando si è in difficoltà, senza vergognarsene, in tutte le età della vita. Dopo il Covid si è compreso poi quanto sia importante proteggersi dalle malattie infettive.
Il modo più semplice è aumentare la frequenza del lavaggio delle mani; vaccinarsi per ridurre l’impatto delle sindromi influenzali; viaggiare con le dovute precauzioni per le zoonosi e arbovirosi e avendo eseguito le opportune profilassi ove necessario.
Il pericolo fake news
Infine proteggersi dalle fake nwes. Dunque il decalogo si apre e si chiude con la salute digitale, un chiaro segno dei tempi. Per quest’ultimo rischio il segreto è affidarsi a fonti autorevoli, verificarle, per navigare in sicurezza nell’oceano di informazioni e contenuti disponibili senza temere di annegare in quel mare di “infodemia”, soprattutto in tema di salute.