Seguire diete “fai da te” per rimettersi in forma. Complice la pressione sociale per aderire a determinati standard di bellezza e la proliferazione di informazioni (spesso errate) sui social, sempre più persone decidono di seguire regimi alimentari senza alcun supporto medico o nutrizionale qualificato.
Un trend pericoloso
Questo trend, in Puglia, è particolarmente evidente tra i giovani, dove i rischi di intraprendere una dieta senza guida possono avere conseguenze devastanti. Secondo un’indagine condotta dall’Osservatorio regionale della Salute, il 40% delle persone tra i 15 e i 25 anni ha dichiarato di aver intrapreso una dieta improvvisata almeno una volta. La maggior parte di loro si è affidata a suggerimenti trovati sui social, seguendo influencer e pseudo-nutrizionisti che promuovono soluzioni rapide e scorciatoie per perdere peso. Tuttavia, queste diete non tengono conto delle esigenze individuali e possono portare a gravi squilibri nutrizionali.
La storia
La testimonianza della signora Raffaella, una mamma della provincia di Bari, rappresenta una conferma. Sua figlia, una ragazza di 15 anni, qualche anno fa ha deciso di perdere qualche chilo seguendo una dieta trovata online. «All’inizio mi diceva che voleva solo mangiare più sano – dice la signora Raffaella – ma presto ho notato che stava eliminando molti cibi. Non voleva più stare a tavola con noi e cominciava a saltare i pasti».
L’ossessione
La ragazza, in pochi mesi, ha perso velocemente molto peso e il suo corpo e la sua mente hanno iniziato a risentirne. «Un giorno l’ho trovata in lacrime perché aveva mangiato un pezzo di pane – racconta la mamma – era ossessionata dal controllo del cibo e del peso, e allora abbiamo capito che la situazione ci stava sfuggendo di mano». Alla ragazza è stato successivamente diagnosticato un disturbo alimentare e da quel momento è in cura presso un centro specializzato. «È un percorso lungo e doloroso – spiega la signora – è stato devastante capire quanto questi messaggi sui social possano influenzare i nostri ragazzi».
Le carenze e i rischi
I dati riflettono una realtà allarmante. L’associazione italiana di Dietetica e Nutrizione clinica ha evidenziato come l’80% delle diete “fai da te” porti a risultati insoddisfacenti o addirittura dannosi, aumentando il rischio di carenze nutrizionali, perdita di massa muscolare e problemi metabolici. Inoltre, nei giovani, queste diete possono scatenare o aggravare condizioni come l’anoressia nervosa o la bulimia. La Regione, da parte sua, ha già avviato campagne educative nelle scuole e sta promuovendo il ruolo di nutrizionisti qualificati. Tuttavia, gli esperti sottolineano che è fondamentale anche il ruolo delle famiglie. «Noi genitori dobbiamo essere sempre attenti ai segnali di disagio che lanciano i nostri figli – dice la signora Raffaella – provando a dare loro ogni tipo di supporto».