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Cronaca Italia

Delitto Garlasco, il dna sotto le unghie di Chiara fino a 2.153 volte compatibile con Sempio

Nuovi elementi emergono dalla relazione della genetista Denise Albani, depositata nei giorni scorsi e destinata a essere discussa il 18 dicembre davanti alla gip di Pavia, nell’incidente probatorio legato alla riapertura dell’inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007. La perizia, al centro del procedimento che vede oggi Andrea Sempio come indagato, introduce valutazioni statistiche destinate a riaccendere il confronto sul peso probatorio del Dna rinvenuto sotto le unghie della vittima.

Secondo Albani, le tracce genetiche miste e parziali raccolte all’epoca mostrerebbero una probabilità “da 17 a 2.153 volte” più alta che a generarle siano stati Sempio e un soggetto sconosciuto non imparentato né con lui né con Chiara, rispetto all’ipotesi che i contributori siano stati due uomini ignoti senza legami con la vittima. Il margine varia sensibilmente a seconda del frammento analizzato e del database genetico internazionale utilizzato come riferimento.

La perizia

Nella relazione, la perita introduce l’acronimo P.O.I. – persone offese o indagate – per indicare Chiara e Sempio. I calcoli di biostatistica, distribuiti in 93 pagine, mostrano differenze significative. Per il cosiddetto “primo dito” della mano sinistra, ad esempio, la compatibilità con Sempio risulta da 17 a 51 volte più probabile, a seconda che si usi la banca dati Y della Western Europe (39.150 profili) o quella Worldwide (349.750 profili). Sul primo dito della mano destra, le probabilità salgono rispettivamente a 476 e fino a 2.153 volte.

Il confronto è stato effettuato tramite il tool internazionale Y-STR Mixture Calculation, che permette di valutare la plausibilità dell’ipotesi “indagato + sconosciuto” rispetto a “due sconosciuti maschi casuali”. La stessa perizia sottolinea però i limiti del metodo YHRD, legati alla dimensione ridotta e disomogenea delle banche dati: più ci si discosta da popolazioni affini al luogo del delitto, più le statistiche tendono ad amplificarsi, aumentando la probabilità di inclusione dell’indagato.

Il 18 dicembre le parti discuteranno questi elementi davanti alla gip: un passaggio cruciale nella nuova inchiesta su uno dei casi più controversi degli ultimi anni.

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