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Dazi Usa, l’economista Cottarelli: «Bisogna reagire». Negoziati cruciali, Tajani a Washington

L’Europa, di fronte alla minaccia dei dazi USA al 30% a partire dal 1° agosto, ha scelto la via del negoziato, ma secondo l’economista Carlo Cottarelli, in assenza di un accordo sarà necessario reagire per difendere dignità ed economia europea. Cottarelli, al Quotidiano Nazionale, sottolinea che i dazi potrebbero spingere le imprese europee a delocalizzare negli Usa, con gravi danni per industria e crescita dell’UE.

Intanto, il ministro degli Esteri Antonio Tajani è a Washington per incontri istituzionali con esponenti politici e commerciali USA, tra cui Marco Rubio e Jamieson Greer, per affrontare le tensioni commerciali e rafforzare il dialogo transatlantico. La Commissione europea è divisa sul da farsi, con paesi come la Germania e l’Italia che registrano surplus commerciali significativi verso gli USA, a differenza della Francia.

Nel frattempo, anche altri Paesi sono colpiti: il Messico protesta per un dazio del 17% sui pomodori, giudicato «ingiusto» e dannoso anche per i consumatori americani. Singapore, sebbene colpita da un dazio del 10%, mantiene una crescita economica solida. I mercati asiatici reggono l’urto, con borse in lieve rialzo. Gli Usa indagano anche su importazioni di droni e pannelli solari, aprendo a ulteriori dazi in settori strategici.

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