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Dazi Usa, continua il crollo delle Borse. Giappone: «Crisi nazionale». Fmi avverte: «Rischio alto»

Prosegue il terremoto sui mercati finanziari. Dopo l’annuncio dei dazi da parte del presidente Usa Donald Trump, nella seduta di ieri, giovedì, Wall Street ha bruciato più di duemila miliardi di capitalizzazione e le borse europee hanno chiuso in forte calo, oggi le borse asiatiche arrancano per il secondo giorno consecutivo e il primo ministro del Giappone, Shigeru Ishiba, nel…

Prosegue il terremoto sui mercati finanziari. Dopo l’annuncio dei dazi da parte del presidente Usa Donald Trump, nella seduta di ieri, giovedì, Wall Street ha bruciato più di duemila miliardi di capitalizzazione e le borse europee hanno chiuso in forte calo, oggi le borse asiatiche arrancano per il secondo giorno consecutivo e il primo ministro del Giappone, Shigeru Ishiba, nel corso di una sessione in Parlamento, riguardo dell’introduzione di tariffe del 24% sulle importazioni giapponesi, parla delle tariffe come «crisi nazionale. Il governo sta facendo del suo meglio con tutti i partiti». Il Fondo Monetario Internazionale (Fmi), intanto, mette in guardia sul «rischio significativo per le prospettive globali» derivante dalla nuova politica economica degli Stati Uniti.

La Borsa di Tokyo procede in netto calo dopo i dazi annunciati dal presidente Usa, Donald Trump. Quando gli scambi sono ancora in corso, l’indice Nikkei 225 – in ribasso sin dall’inizio della seduta – è in discesa del 3,50% a 33.517,50 punti. In controtendenza rispetto al resto dei mercati finanziari, la Borsa di Mosca, che ha aperto venerdì in deciso rialzo. L’indice IMOEX2 ha segnato in avvio +2,04% a 2.917,85 punti e ha poi rallentato leggermente i guadagni dopo poco, mantenendosi a 2.909,85 punti, ovvero con un rialzo dell’1,76%. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Tass. Mosca è stata esclusa dai dazi del presidente Usa, Donald Trump, così come Cuba e la Corea del Nord.

Kristalina Georgieva (Fmi): «Rischio significativo per le prospettive globali»

«Stiamo ancora valutando le implicazioni macroeconomiche delle misure tariffarie annunciate, ma queste rappresentano chiaramente un rischio significativo per le prospettive globali in un momento di crescita lenta. È importante evitare passi che potrebbero danneggiare ulteriormente l’economia mondiale». Lo ha dichiarato la direttrice generale del Fondo Monetario InternazionaleKristalina Georgieva, in merito ai dazi annunciati da Donald Trump. «Facciamo appello agli Stati Uniti e ai loro partner commerciali affinché lavorino in modo costruttivo per risolvere le tensioni commerciali e ridurre l’incertezza», ha spiegato. “Condivideremo i risultati della nostra valutazione nel World Economic Outlook, che sarà pubblicato in occasione delle Riunioni di Primavera del Fmi e della Banca Mondiale, previste per la fine di questo mese», ha aggiunto.

In aggiornamento.

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