Pechino smentisce l’esistenza di negoziati sul commercio in corso con l’amministrazione Trump. Una notizia che arriva a poche ore dalle dichiarazioni del presidente americano che dalla Casa Bianca ha invece parlato di un «accordo equo» con la Cina.
«Qualsiasi affermazione sui progressi nei colloqui commerciali tra Cina e Stati Uniti è pura speculazione e priva di fondamento fattuale», ha affermato He Yadong, portavoce del ministero del Commercio cinese, sottolineando che, sebbene Pechino rimanga aperta al dialogo, qualsiasi negoziato deve essere basato sul rispetto reciproco e condotto su un piano di parità.
Il portavoce fa inoltre sapere che la Cina non cerca il conflitto, ma non ne ha paura: «Pressioni, minacce e coercizione non sono il modo giusto per interagire con la Cina», dice, rimarcando ancora che la guerra commerciale è stata provocata unilateralmente dagli Stati Uniti. He Yadong esorta poi Washington a «correggere i propri errori, a dimostrare sincerità se vuole dialogare e a tornare sulla strada del dialogo equo e costruttivo per aiutare a riportare le relazioni economiche e commerciali tra Cina e Stati Uniti su un percorso stabile, sano e sostenibile». Lo riporta il Global Times.
Dazi Usa, Xi: «Non ci sono vincitori nelle guerre commerciali»
Il presidente cinese, Xi Jinping, ha dichiarato, durante un colloquio con il presidente keniota William Ruto, in visita a Pechino, che la Cina è disposta a collaborare con altri Paesi per «affrontare diverse sfide attraverso l’unità e la cooperazione, salvaguardare i diritti e gli interessi legittimi, rispettare le regole del commercio internazionale e mantenere l’equità e la giustizia a livello internazionale». Inoltre, Xi ha sottolineato che «non ci sono vincitori nelle guerre tariffarie e commerciali. La Cina non causa problemi, ma non ha paura di combattere».
Dal canto suo Ruto ha affermato che le guerre commerciali «minano le regole e l’ordine internazionale esistenti e che il Kenya apprezza il ruolo della Cina come stabilizzatore nell’attuale situazione di instabilità e gli sforzi della Cina per salvaguardare i diritti e gli interessi legittimi dei Paesi del Sud del mondo». Lo riporta il China Daily.