Bruxelles prepara la contromossa più pesante degli ultimi anni nel caso in cui i negoziati commerciali con gli Stati Uniti non portino alla rimozione dei dazi giudicati dai leader europei “ingiustificati e dannosi”. La Commissione europea ha avviato una consultazione pubblica su un elenco di prodotti di importazione americana per un valore complessivo di 95 miliardi di euro. L’iniziativa rappresenta un chiaro messaggio politico: l’Ue è ancora aperta al dialogo, ma pronta a difendere con fermezza i propri interessi economici e industriali.
Nel mirino dell’Ue
La consultazione, avviata l’8 maggio e aperta fino al 10 giugno, riguarda una vasta gamma di prodotti industriali e agricoli statunitensi. Tra questi figurano 6,4 miliardi di euro in beni agroalimentari, come patate dolci, frutta secca, ortaggi e preparati, e circa un miliardo di euro in prodotti ittici. Ma è il settore industriale a rappresentare la quota maggiore delle importazioni soggette a possibili dazi: 12,9 miliardi di euro in prodotti chimici e plastici, 12 miliardi in macchinari, 10,5 miliardi in aeromobili, 10 miliardi in articoli sanitari non farmaceutici, 10,3 miliardi in componenti per veicoli, 2 miliardi in veicoli a motore e 7,2 miliardi in apparecchiature elettriche e domestiche. La mossa dell’Esecutivo europeo non implica l’immediata attivazione delle contromisure, ma rappresenta una fase formale necessaria a costruire una risposta solida qualora i colloqui bilaterali non approdassero a un accordo «reciprocamente vantaggioso». Gli attuali dazi statunitensi, introdotti come misure di salvaguardia, sono stati solo parzialmente sospesi da Washington per 90 giorni, e i colloqui continuano sia a livello tecnico che politico.
I possibili scenari
Durante questa finestra negoziale, la Commissione intende raccogliere opinioni da parte di imprese, associazioni e altri attori economici sul possibile impatto delle misure americane e delle eventuali ritorsioni europee. Una volta analizzati i contributi, Bruxelles formulerà una proposta definitiva, che dovrà poi passare al vaglio degli Stati membri attraverso la cosiddetta procedura di comitatologia. A quel punto, la Commissione potrà adottare un atto giuridico per applicare i dazi compensativi. Nel frattempo, l’Ue si prepara anche sul piano multilaterale: una volta formalizzata la richiesta di consultazioni all’Organizzazione Mondiale del Commercio, le parti avranno due mesi di tempo per trovare una soluzione condivisa. In caso contrario, Bruxelles potrà chiedere l’istituzione di un panel Omc che esamini il merito delle misure americane. La posta in gioco è alta. L’Ue intende tutelare non solo la propria industria automobilistica e manifatturiera, ma anche i consumatori europei dai contraccolpi dei dazi. Bruxelles ribadisce: la strada del negoziato resta la priorità. Le contromisure, per ora, sono solo pronte.