In autunno sette regioni italiane andranno al voto, senza election day ma con appuntamenti scaglionati da fine settembre a novembre. Alle sei scadenze naturali si è aggiunta la Calabria, dopo le dimissioni del governatore Roberto Occhiuto (FI) indagato per corruzione. Primo turno il 28-29 settembre con Marche e Valle d’Aosta. Segue la Calabria il 5-6 ottobre, poi la Toscana il 12-13 ottobre. Restano da fissare le date per Puglia, Campania e Veneto, con scadenza massima al 23 novembre.
Nei primi tre appuntamenti i candidati principali sono già delineati, mentre per le altre regioni pesano ancora nodi politici interni. In Campania, dopo una tregua col Pd, il centrosinistra punta su Roberto Fico (M5s), mentre nel centrodestra restano in corsa Edmondo Cirielli (FdI) e il “civico” Giosy Romano. In Veneto il dopo-Zaia agita la coalizione, con la lista personale del governatore leghista che non convince FI e FdI. Il centrosinistra pensa a Giovanni Manildo. In Puglia probabile candidatura di Antonio Decaro (Pd), ma il nodo resta con la presenza di Michele Emiliano e Nichi Vendola. Nel centrodestra il nome di Mauro D’Attis è in valutazione.
Regionali, c’è la data per la Calabria ma non per Puglia e Campania: «No a elezioni spezzatino»
10 Agosto 2025
