Puglia chiama Molise per superare le liti e provare a collaborare per risolvere la grave crisi idrica che colpisce i due territori e tutto il Sud. Dopo decenni di silenzi, polemiche e accuse reciproche, per la prima volta le dure regioni sono pronte a sedersi allo stesso tavolo per aprire una discussione seria, a 360 gradi. Un faccia a faccia atteso da tempo per affrontare una delle emergenze più gravi del momento: la crisi dell’acqua.
Il vertice
L’iniziativa è partita dal consigliere regionale Antonio Tutolo, Per la Puglia, che nelle scorse settimane aveva chiesto di convocare in audizione in commissione regionale ambiente il presidente del Molise, Francesco Roberti. Obiettivo discutere della gestione delle risorse idriche condivise e di come affrontare la più grave siccità degli ultimi decenni che minaccia l’agricoltura e mette a rischio la stagione turistica. Sul tavolo le grandi opere ferme al palo da anni per mancanza di fondi, pastoie burocratiche, dissidi sui ristori e sui quantitativi. Caso emblematico la diga del Liscione che a causa della guerra per l’acqua finisce per disperdere in mare ogni anno circa 120 milioni di metri cubi d’acqua, lasciando a secco le due regioni. Alla proposta di Tutolo, però, si è opposta la presidente del Consiglio Capone, che ha richiamato al rispetto del protocollo istituzionale. Ad invitare un governatore, ha detto, la Capone, dev’essere un altro governatore, in questo caso Emiliano. Dopo un secondo tentativo fallito, è arrivata la svolta.
Il cambio di passo
La Commissione Ambiente guidata dal presidente Michele Mazzarano ha trovato la quadra. L’incontro fra le due regioni avverrà sotto forma di una convocazione formale in audizione dei colleghi molisani. Già oggi gli uffici della commissione regionale ambiente faranno partire le lettere d’invito ai cinque componenti della commissione regionale territorio del Molise, guidata dal presidente Roberto Di Baggio. L’appuntamento è fissato per lunedì 12 maggio a Bari, salvo diversa data richiesta dai commissari del Molise. Sul tavolo finiranno i progetti incagliati, le criticità tecniche, il fabbisogno finanziario con l’intento di arrivare ad un cronoprogramma operativo e tempi certi per gli interventi. Un lavoro che potrebbe collegarsi all’attività avviata lo scorso 23 aprile dall’agenzia nazionale Acque del Sud che ha convocato a Bari un vertice straordinario e con il commissario nazionale per l’emergenza idrica, dottor Nicola Dell’Acqua, finalizzato ad unire le forze contro la grave crisi idrica fra tutte le regioni del Sud. L’auspicio unanime è che si passi finalmente dalle contrapposizioni sterili ai fatti concreti. lil.iac.