Si rafforza il fronte internazionale a favore del riconoscimento dello Stato di Palestina. Il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul ha affermato che «il negoziato deve iniziare ora», confermando che per Berlino il riconoscimento dovrà avvenire al termine di un processo, ma ribadendo che «la Germania non si tirerà indietro da questo obiettivo».
Intanto, Portogallo e Canada si preparano a sostenere formalmente la Palestina all’Assemblea Generale dell’ONU di settembre, con Ottawa che si è detta pronta a seguire l’esempio di Regno Unito e Francia. Il premier palestinese Abbas ha definito quella del Canada una decisione «storica e coraggiosa», mentre Israele ha duramente criticato l’iniziativa, definendola «una ricompensa per Hamas». Anche Berlino rileva come Israele si trovi «sempre più in una posizione di minoranza».
Crescono inoltre le pressioni interne: oltre 150 artisti tedeschi chiedono al governo di sospendere la vendita di armi a Israele e l’accordo di associazione con l’UE, invocando una tregua immediata a Gaza. Wadephul ha anche sollecitato Tel Aviv ad aprire corridoi umanitari via terra, affermando che «gli aiuti possono raggiungere la popolazione solo in questo modo».