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Credito d’imposta per la Zes unica: «I 2,5 miliardi di euro riconosciuti al 100%»

I due miliardi e mezzo di euro, di credito d’imposta per investimenti nella ZES unica, richiesti da 6.685 soggetti, saranno integralmente riconosciuti. La rassicurazione arriva dall’Agenzia delle Entrate che ha trasmesso i dati alla Presidenza del Consiglio.

La premier Meloni

«Viene garantito l’ammontare massimo del credito di imposta fruibile da ciascuna impresa, senza alcuna riduzione, grazie al corretto finanziamento della misura che il Governo, smentendo gli infondati allarmismi al riguardo. Il Sud e la ZES unica si confermano la locomotiva della Nazione», ha dichiarato la presidente del Consiglio.

Le altre risorse

Proprio allo scopo di assicurare la percentuale massima di aiuto, l’Esecutivo ha stanziato nel mese di agosto ulteriori risorse a sostegno delle imprese, in risposta alle esigenze manifestate dal tessuto produttivo e all’interesse sollevato dall’istituzione della ZES unica del Mezzogiorno. «Ancora una volta – si legge nel comunicato – viene confermata l’efficacia della ZES unica e la sua capacità di determinare concreto sviluppo economico per il Meridione, come testimoniano le 413 autorizzazioni uniche rilasciate dalla sua introduzione a oggi, per un valore ulteriore di 2,4 miliardi di investimento e oltre settemila occupati».

Gli altri numeri

La quantificazione complessiva degli investimenti di questo primo anno di ZES unica, sommando quelli oggetto di credito d’imposta (il cui valore è solo quota parte del valore degli investimenti agevolati) e quelli che hanno beneficiato della sola semplificazione, è superiore ai 7 miliardi.

La Fondazione Mezzogiorno

«Va riconosciuto l’impegno del governo a imprimere una discontinuità rispetto alle inadeguatezze e ai ritardi di decenni di meridionalismo assistenziale. Bisogna implementare il percorso avviato – commenta il presidente della Fondazione Mezzogiorno, Antonio D’Amato – prevedendo una dotazione pluriennale dei fondi destinati alla ZES , per consentire alle imprese di programmare gli investimenti al Sud di attrarre progetti di notevoli dimensioni e che portino occupazione di qualità. È necessario definire al più presto il piano strategico della ZES Unica che può diventare parte di un piano industriale di straordinaria intensità per il Mezzogiorno».

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