Un costo astronomico e risultati deludenti: il progetto dei Centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr) in Albania si rivela, secondo un’indagine condotta da ActionAid e Università di Bari, il più costoso e inefficace mai realizzato in ambito migratorio dall’Italia.
Solo 20 migranti trattenuti per cinque giorni alla fine del 2024, con una spesa complessiva di 570mila euro, pari a oltre 114mila euro al giorno per detenuto. Ogni posto nel centro di Gjader è costato 153mila euro, contro i 21mila delle strutture italiane. E a fronte di questo investimento, nel 2024 solo il 10,4% dei destinatari di un provvedimento è stato effettivamente rimpatriato.
Il sistema detentivo operava al 46% della capacità, mentre aumentavano i richiedenti asilo trattenuti, spesso senza un provvedimento di espulsione. Il 29% delle persone è stato liberato per mancata convalida dei giudici. Tre i decessi registrati tra il 2024 e l’inizio del 2025. Il costo complessivo ha superato i 96 milioni di euro, più della somma spesa nei sei anni precedenti.
Durissimo l’attacco della segretaria del Pd, Elly Schlein
«Giorgia Meloni deve chiedere scusa agli italiani. Questa operazione illegale è un insulto a milioni di cittadini in difficoltà. Dopo anni passati ad attaccare i 35 euro al giorno per l’accoglienza, oggi scopriamo che si sono spesi 114mila euro al giorno per ogni migrante. È propaganda sulla pelle dei più fragili, pagata dalle tasche degli italiani. Questo progetto è fallito. Il governo torni indietro»