«Siamo sulla buona strada», ha affermato il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, a seguito del colloquio telefonico con l’omologo ucraino, Volodymyr Zelensky. Su Truth il Tycoon ha scritto che «gran parte della discussione si è basata sulla telefonata fatta con il presidente Putin per allineare Russia e Ucraina in termini di richieste ed esigenze». Ma non solo, a leggere il resoconto pubblicato a seguito delle conversazione.
Sull’intelligence condivisa
Dalla Casa Bianca hanno confermato che le informazioni di intelligence continueranno ad essere condivise con Kiev. Zelensky, dal canto suo, pubblicando il resoconto del colloquio telefonico con il presidente Usa, ha confermato la disponibilità dell’Ucraina a portare avanti un cessate il fuoco di trenta giorni limitato su infrastrutture energetiche e altre infrastrutture civili, ma avrebbe anche chiesto alla controparte americana ulteriori sistemi di difesa aerea per proteggere i civili, in particolare i Patriot. Una proposta accettata dagli Stati Uniti, come confermato in una nota dal segretario di Stato Usa, Marco Rubio, e il consigliere alla sicurezza nazionale, Mike Waltz.
Proprio sul tema delle infrastrutture, però, sarebbe sorto un disguido tra le richieste russe e quelle ucraine, tra le prime pronte solo a una tregua sugli impianti dell’energia e non su quelle civili. In ogni caso Zelensky è fiducioso per il futuro della trattativa per una pace duratura. «Crediamo che insieme, all’America, al presidente Trump e sotto la guida americana, si possa raggiungere una pace duratura quest’anno», ha scritto su X il presidente ucraino, convinto dei prossimi passi verso ulteriori colloqui per estendere il cessate il fuoco al Mar Nero e infine su tutto il territorio.
L’accordo sulle terre rare
«Siamo andati oltre il semplice quadro sull’accordo economico sui minerali – ha ribadito la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt – concentrandoci prima su un cessate il fuoco parziale e poi verso una tregua completa che porti pace in questo conflitto». Donald Trump, però, nel corso della conversazione telefonica ha ventilato la possibilità del controllo statunitense delle centrali elettriche ucraine. «La proprietà americana di queste centrali rappresenterebbe la migliore protezione per questo tipo di infrastrutture e il miglior supporto per l’energia ucraina», si legge in una nota della Casa Bianca.
I prossimi incontri
Il futuro della guerra o della pace tra Russia e Ucraina si deciderà domenica prossima in Arabia Saudita, anche se Zelensky ha confermato che l’Ucraina non parteciperà ai colloqui nella città di Gedda tra i negoziatori della Casa Bianca e quelli del Cremlino, ma in quelli futuri. «Il presidente vuole comprendere appieno il contenuto del colloquio tra Trump e Putin per trarne delle conclusioni», ha affermato il consigliere di Zelensky, Mykhailo Podolyak. Per Kiev è quindi utile continuare a lavorare insieme per creare le condizioni per un cessate il fuoco completo. L’Arabia Saudita potrebbe essere anche la sede di un eventuale incontro tra Putin e Trump, come ribadito da Dmitri Peskov, portavoce del Cremlino, anche se al momento non ci sono ancora dettagli specifici né sui temi né sulla sede del vertice.