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Commercio, decollala “guerra dei dazi”: Trump introdurrà misure nei confronti dei partner

La prossima sarà una settimana decisiva per i mercati internazionali: Donald Trump ridisegnerà la mappa del commercio mondiale, rafforzando quella che ormai è stata ribattezzata la "guerra dei Dazi". La data segnata in rosso sul calendario è quella di mercoledì 2 aprile, giorno in cui - come ha preannunciato da più di un mese -…

La prossima sarà una settimana decisiva per i mercati internazionali: Donald Trump ridisegnerà la mappa del commercio mondiale, rafforzando quella che ormai è stata ribattezzata la “guerra dei Dazi”. La data segnata in rosso sul calendario è quella di mercoledì 2 aprile, giorno in cui – come ha preannunciato da più di un mese – il presidente Usa introdurrà i cosiddetti dazi reciproci nei confronti di qualsiasi partner commerciale che applica tariffe o impone altre barriere commerciali sui prodotti statunitensi. Tuttavia, si prevede che l’effettiva attuazione di queste imposte richiederà più tempo: sei mesi o più dalla data dell’annuncio di marzo.

L’apertura

Inoltre Trump lunedì scorso ha affermato che potrebbe ammorbidire questi dazi ed esentare alcune nazioni. «Potrei dare tregua a molti paesi», ha detto, mentre si vocifera che i Paesi direttamente colpiti dai sazi reciproci potrebbero essere circa 15, tra i quali stavolta è praticamente certo che ci sarà l’Europa. Il giorno dopo, giovedì 3 aprile, entreranno invece in vigore i dazi del 25% sulle importazioni globali di automobili negli Stati Uniti.

I dazi sulle automobili

I dazi riguarderanno sia le auto finite, sia le componenti per gli autoveicoli, mentre le parti conformi all’Usmca rimarranno esenti finché il Dipartimento del Commercio «non stabilirà un processo per applicare tariffe al loro contenuto non statunitense». Secondo i dati di S&P Global Mobility, quasi la metà dei nuovi veicoli venduti negli Stati Uniti viene importata, una cifra che equivale a circa sette milioni di automobili, per il 50% provenienti da Canada e Messico e poi soprattutto da Giappone, Sud Corea ed Europa. La maggior parte delle case automobilistiche mantiene scorte solitamente sufficienti per durare circa due o tre mesi. «Esamineremo l’inventario sul campo e probabilmente passeranno circa due mesi prima che i concessionari inizino ad avere un inventario tariffato», ha reso noto un analista del settore automobilistico di S&P Global Mobility. In media, nel giro di qualche mese i prezzi dei veicoli potrebbero aumentare dell’11-12% per compensare le tariffe doganali, hanno scritto gli analisti di Morgan Stanley in una nota.

I precedenti

I dazi reciproci e quelli sulle auto andranno ad aggiungersi a quelli già introdotti, tra cui vale la pena di ricordare le imposte del 25% che gli Usa già applicano su tutte le importazioni di acciaio e alluminio, ai quali L’Ue ha risposto imponendo tariffe del 50% su whisky americano, motociclette e motoscafi a partire dal primo aprile, e da metà aprile ulteriori dazi su gomme da masticare, pollame, semi di soia e altri beni. E a cui il Canada ha reagito con tariffe su altri 20,6 miliardi di dollari di beni importati dagli Stati Uniti. Inoltre lo scorso 3 marzo Trump ha aumentato del 20% i dazi sui prodotti cinesi diretti negli Usa, provocando ritorsioni da parte di Pechino. Bisognerà attendere mercoledì e giovedì per sapere quale sarà l’impatto ulteriore nel mondo di questa guerra commerciale in atto.

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