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Clamoroso colpo al Louvre di Parigi, rubati i gioielli di Napoleone: ladri in fuga. Panico al museo

Nove gioielli della collezione di Napoleone e dell'imperatrice sono stati rubati, stamattina, dal museo del Louvre di Parigi. Lo spettacolare furto è stato commesso da tre uomini che hanno agito con il volto coperto e incappucciati. I ladri non hanno portato via, però, il diamante Régent, il più prezioso. A riportare la notizia è il…
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(Foto LaPresse)

Nove gioielli della collezione di Napoleone e dell’imperatrice sono stati rubati, stamattina, dal museo del Louvre di Parigi. Lo spettacolare furto è stato commesso da tre uomini che hanno agito con il volto coperto e incappucciati.

I ladri non hanno portato via, però, il diamante Régent, il più prezioso. A riportare la notizia è il quotidiano “Le Parisien”. Uno dei gioielli è stato poi ritrovato all’esterno del museo. Si tratterebbe della corona dell’imperatrice Eugenia, che è stata danneggiata.

Secondo i primi elementi dell’indagine, i ladri avrebbero approfittato dei lavori in corso nella zona dei quai de la Seine per accedere al museo. Servendosi di un montacarichi, sono giunti direttamente alla sala bersaglio, all’interno della sontuosa galleria d’Apollon.

Due uomini hanno infranto i vetri ed è lì che ha avuto luogo il colpo: i malviventi hanno sottratto nove pezzi unici esposti nelle vetrine “Napoléon” e “Souverains Français”, tra cui un diadema, una broche e un collier appartenuti alla coppia imperiale. Il terzo complice è rimasto all’esterno, probabilmente come palo.

Nonostante il furto, una fonte interna al Louvre ha confermato che il Régent, il celebre diamante da oltre 140 carati, non è stato toccato. Il valore esatto del bottino è ancora in fase di valutazione.

La ministra della Cultura francese, Rachida Dati, ha rassicurato che non ci sono feriti, ma il colpo ha generato momenti di grande panico all’interno del museo. «La polizia correva vicino alla piramide e tentava di entrare dalle porte laterali, ma erano chiuse», ha raccontato una testimone presente fuori dal museo. «Dentro, la gente correva e batteva contro le vetrate per uscire, ma era impossibile».

Poco dopo il furto, i malviventi sono fuggiti a bordo di uno scooter TMax in direzione dell’autostrada A6. Le forze dell’ordine hanno subito avviato una vasta operazione di ricerca. Una delle piste battute dagli inquirenti riguarda la possibile fusione dei gioielli per ricavarne l’oro, come accaduto un mese fa con le pepite d’oro rubate al Museo di Storia Naturale di Parigi.

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