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Centri per migranti in Albania, Berisha: «Se vinco le elezioni non rinnoverò il contratto con l’Italia»

«Finiti i 5 anni il contratto con l’Italia non si rinnoverà». È quanto afferma Sali Berisha, ex presidente albanese candidato alle elezioni dell’11 maggio prossimo per provare a strappare con il suo partito di centrodestra – il Partia Demokratike (Pd) – la vittoria al leader socialista Edi Rama, in cerca della quarta riconferma.

Berisha fa riferimento all’accordo con l’Italia per i centri di accoglienza per migranti. «Noi non cambieremo una virgola di questo contratto, ma lo rispetteremo – afferma -. Ci siamo opposti ai centri migranti in Albania, per questioni umanitarie, e abbiamo fatto ricorso. La Corte costituzionale albanese ha detto che sono conformi alle leggi, dunque se andremo al potere non modificheremo una virgola e onoreremo i patti» ma al termine dei cinque anni, il contratto non sarà rinnovato, assicura Berisha intervistato da La Stampa, sottolineando che «i centri di Shëngjin e Gjader non sono un dibattito da campagna elettorale da noi».

Per l’ex presidente, «l’Albania di Edi Rama è un vero narco-Stato in Europa, e noi faremo di tutto per sbarazzarci di questa narco-dittatura di una sorta di El Chapo nell’ufficio di un primo ministro. E penso che vinceremo, anche se lui sta già iniziando ad imbrogliare».

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