Venerdì 7 novembre, a partire dalle ore 16, la Fondazione Basso di Roma, in via della Dogana vecchia 5, ospiterà un seminario dedicato all’opera di Franco Cassano. L’incontro nasce dall’interesse condiviso tra Stefano Anastasia e Francesco Saverio Nisio di discutere il saggio che quest’ultimo ha dedicato al filosofo pugliese, pubblicato sull’ultimo numero dei «Quaderni fiorentini per la storia del pensiero giuridico moderno». Si tratta di un’iniziativa particolare: un seminario sostanzialmente autoconvocato, che riunirà amici, allievi e colleghi di Cassano a Roma, gentilmente accolto dal presidente della Fondazione, Franco Ippolito. L’incontro prevede anche la partecipazione di alcuni «seniores» come Biagio De Giovanni, Eligio Resta e Giuseppe Vacca, che conoscono il lavoro di Nisio. Non si tratta di una giornata di studi formale, ma di una discussione attorno a un tavolo, senza parti preordinate, tra persone che a diverso titolo hanno interloquito con Franco Cassano o sono state influenzate dal suo pensiero.
Tre tesi su Cassano
Il saggio di Francesco Saverio Nisio, intitolato Complesso Cassano. Tre tesi per la filosofia del diritto a(l) Sud, articola la riflessione su tre assi fondamentali che corrispondono alle diverse dimensioni dell’esistenza intellettuale di Cassano. La prima è quella della filosofia giuridica, legata alla sua formazione originaria e alla sua appartenenza istituzionale. La seconda riguarda l’autocritica della sociologia, connessa alla sua attività pratica e partitica. La terza è quella della giustizia meridiana, espressione del suo impegno accademico e civile. Queste tre tesi, secondo Nisio, si intrecciano profondamente e in modo complesso, delineando quello che egli definisce un «esistenzialismo meridiano di un marxiano sociologo della conoscenza». Il saggio si accompagna a una bibliografia primaria ricca e articolata, testimonianza di un autore presente sulla scena pubblica nazionale e internazionale per oltre cinquant’anni. Nisio, che divenne ricercatore in materie sociologiche nel 1995 sotto la diretta supervisione di Cassano, conobbe da vicino il maestro e si augura che questo lavoro possa costituire un primo passo per ulteriori approfondimenti del materiale cassaniano.
L’esistenzialismo meridiano
Una delle intuizioni centrali di Nisio è quella di mostrare la continuità del legame di Cassano con l’esperienza filosofica esistenzialista, ancora molto rilevante in Italia negli anni della sua formazione. Questa prospettiva accompagna Cassano dall’inizio alla fine: nasce esistenzialista nella sua tesi di laurea e scompare tale nell’ultimo testo postumo del 2022, La contraddizione dentro. Il titolo stesso di quest’opera rimanda a una visione consapevole dei contrasti dell’esistenza umana, che divenne stile filosofico e metodologico dell’autore: «l’uomo, creatura fragile e mortale gettata in un universo che lo sorpassa e non si cura di lui», scrive Cassano con un linguaggio che per Nisio è inequivocabile nei suoi riferimenti a quella precisa tradizione filosofica.
Filosofia del diritto a(l) Sud
Accanto alle tesi dell’esistenzialismo e dell’autocritica sociologica, Nisio propone quella che definisce «giustizia meridiana». L’etica da Sud, secondo Cassano, possiede capacità di metamorfosi anche giuridiche. Nisio sostiene che Cassano abbia pensato la dimensione giuridica da una prospettiva di filosofia del diritto al Sud, in un triplice senso: come filosofia del diritto in quanto disciplina accademica; come filosofia del diritto «a sud», avendo trascorso l’intera esistenza a Bari, centro del Mediterraneo; e come filosofia del diritto «al Sud», offrendo argomenti per caratterizzare il diritto nella sua differenza meridiana rispetto a quello del Nord, radicato sulla terra e sulla tecnica. In Cassano non esiste solo un pensiero del Sud, ma anche un diritto al Sud, regola della misura e del limite, e soprattutto della categoria etica e giuridica dell’uguaglianza. Come conclude Nisio citando Cassano: «il pensiero meridiano non ha smesso di avere a cuore l’uguaglianza».










