Oltre tre ore di audizione. Il procuratore di Roma, Francesco Lo Voi, ha risposto a tutte le domande del Copasir sul caso legato alla gestione degli atti nell’indagine avviata dopo la denuncia del capo di gabinetto della premier Meloni, Gaetano Caputi. Un’indagine che ha portato il Dis a presentare un esposto alla Procura di Perugia per violazione della legge sui servizi segreti.
Lo Voi, davanti al Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, ha ribadito con forza la correttezza dell’operato della Procura di Roma. «Nessuna violazione di legge, nessuna accusa fondata», avrebbe dichiarato il procuratore, sottolineando come il suo ufficio abbia agito nel pieno rispetto delle normative.
Al centro del contendere, il comma 8 dell’articolo 42 della legge speciale sui servizi segreti. Una norma che, secondo il Dis, sarebbe stata violata dalla Procura di Roma nella gestione delle informative riservate dell’Aisi. Ma Lo Voi è stato chiaro: «La norma si applica solo in caso di azione coattiva della Procura, come un ordine di esibizione di atti. In questo caso, non c’è stata alcuna azione di questo tipo, quindi non c’è stata alcuna infrazione».
Il procuratore ha poi spiegato come sia stata applicata, invece, la legge generale a tutela del diritto di difesa, con il deposito degli atti nella chiusura delle indagini a carico di alcuni giornalisti. Un passaggio che, a suo dire, dimostra la trasparenza e la correttezza dell’operato della Procura.
