Le opposizioni stanno lavorano alla possibilità di presentare una mozione di sfiducia nei confronti del ministro della Giustizia Carlo Nordio, dopo quella presentata nei confronti della Ministra dei Trasporti Daniela Garnero Santanchè.
Pd, M5S, Avs, Più Europa e Italia Viva starebbero studiando l’iniziativa a seguito delll’informativa del Guardasigilli sul caso del generale libico Almasri e dopo gli attacchi alla Corte penale internazionale. Lo si apprende da fonti parlamentari che, però, spiegano che i partiti di minoranza non avrebbero ancora “trovato la quadra” sulla mozione.
Dall’opposizione però si alza la protesta di Azione che non seguirà gli altri partiti nel formulare un’altra mozione di sfiducia. «Non è possibile che l’unica via per fare opposizione sia passare da una mozione di sfiducia all’altra. Ieri Santanchè oggi Nordio.
Tutte peraltro completamente inutili. Neanche una mozione individuale è passata negli ultimi trent’anni, l’ultima e’ quella a Mancuso nel ’95. L’economia è ferma, l’energia è ai massimi, gli investimenti non ci sono e i dazi rischiano di dare il colpo di grazia ad aziende e lavoratori. Occupiamoci di questo. Abbiamo presentato un piano su investimenti ed energia. Chiediamo alle altre opposizioni di discuterlo e presentarlo. Fermate iniziative che sono solo controproducenti». Lo dice il leader di Azione Carlo Calenda.
Nel mentre si discute in Parlamento, il ministero della Giustizia contatta la Corte penale internazionale chiedendo collaborazione e una comune riflessione sulle principali criticità che hanno caratterizzato il caso Almasri.
Il documento inviato alla Cpi, punta, a quanto si apprende da fonti informate, a valorizzare il dialogo anche in vista di una futura collaborazione per facilitare le comunicazioni con i giudici internazionale. Secondo le stesse fonti non sarebbe ancora arrivata alcuna comunicazione di indagini della Cpi nei confronti dell’Italia.