Nuts è stata la risposta del ministro della giustizia, Carlo Nordio, ai cronisti che fuori dall’aula del Senato, dove il guardasigilli ha risposto ieri al question time, gli chiedevano un commento alla richiesta di dimissioni giunte da molti esponenti delle opposizioni dopo che sono emerse novità in merito al caso Almasri, il generale Libico rispedito in patria con un volo di Stato nonostante sul suo capo pendesse una richiesta d’arresto da parte della Corte penale internazionale dell’Aia.
Nuovi elementi che dimostrerebbero come a via Arenula fossero informati della presenza del libico in Italia, così come è scritto nella relazione di chiusura delle indagini da parte del Tribunale dei ministri dove hanno esaminato il comportamento dello stesso Nordio, della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, del titolare dell’interno, Matteo Piantedosi, e del sottosegretario a Palazzo Chigi, Alfredo Mantovano, su una vicenda che ha fin dall’inizio è appara nebulosa.
L’espressione gergale
Nuts è un’espressione gergale inglese che ha diversi significati, tutti sprezzanti. Quello utilizzato del ministro è riferito all’espressione usata dal generale statunitense, Anthony McAuliffe, quando nel dicembre del 1944 in piena battaglia delle Ardenne le truppe americane ricevettero un ultimatum di resa dalle truppe tedesche. Davanti alla delegazione della Wehrmacht, McAuliffe rispose, appunto, “nuts”: andate al diavolo, rifiutando di arrendersi. Quell’atto di coraggio motivò gli alleati, diventando da allora simbolo duraturo della grinta e della sfida. Tanto che lo stesso Nordio l’ha fatto proprio per dimostrare come non abbia alcuna intenzione di rassegnare le dimissioni.
D’altronde, secondo il magistrato-ministro «sul caso non c’è niente di nuovo sotto il sole. Quello che ho detto a suo tempo in Parlamento lo direi anche oggi. La situazione non è assolutamente mutata, il chiacchiericcio riportato dalla stampa è completamente infondato». Per poi aggiungere e rilanciare la sfida: «Se sarà necessario chiariremo al momento opportuno eventuali altre novità, che ora non si presentano se non come eventuali violazioni di atti riservati di cui non si capisce come qualcuno sia entrato in possesso».
Ovviamente, di tutt’altro avviso le opposizioni, Raffaella Paita, di Italia viva, afferma: «il ministro ha mentito al Parlamento, e deve quindi venire in Aula a rispondere alle domande, non può fuggire. Deve dire qualcosa di chiaro, spiegare cosa è accaduto, e chiedere scusa per aver mentito al popolo italiani». Mentre Riccardo Magi, di +Europa, sottolinea che «Nordio ha già umiliato le Istituzioni abbastanza. Deve dimettersi». A cui il ministro replica, appunto, con “Nuts”.