Il tribunale dei ministri ha chiesto l’autorizzazione a procedere per Carlo Nordio, Matteo Piantedosi e Alfredo Mantovano nel caso Almasri, il generale libico accusato di crimini di guerra e rimpatriato dall’Italia su un volo di Stato. Le accuse variano: favoreggiamento aggravato per tutti e tre, peculato per Piantedosi e Mantovano, rifiuto di atti d’ufficio per Nordio.
Archiviata invece la posizione della premier Meloni, che ha definito «assurda» la decisione, rivendicando la collegialità della scelta. La Giunta per le autorizzazioni della Camera voterà entro settembre, poi il voto segreto dell’Aula entro ottobre. L’avvocato della vittima ha chiesto la riapertura dell’indagine su Meloni, definendo le sue parole una «confessione politica». La Corte penale internazionale ha intanto sollecitato chiarimenti sul mancato arresto e rimpatrio. Lo scontro istituzionale si è esteso anche all’Associazione nazionale magistrati, con tensioni tra il presidente Parodi e il ministro Nordio.