Matteo Salvini nel corso dell’informativa alla Camera dei deputati, chiesta per spiegare l’esposto di Ferrovie dello Stato alla Polizia su possibili sabotaggi alle linee e ai convogli, ma soprattutto per spiegare i disagi subiti dai viaggiatori nelle ultime settimane con guasti, ritardi e cancellazioni di treni, ha subito confermato le ipotesi della direzione di Rfi: «abbiamo assistito a un’escalation preoccupante che non abbiamo mai voluto evidenziare in attesa di raccogliere informazioni più precise».
I guasti
Il ministro dei trasporti e delle infrastrutture ha, quindi, elencato una serie di guasti alla rete, partendo dal mese di novembre: «il 28 alle prime ore del mattino a Italferes alcuni soggetti si sono indebitamente introdotti nella sede provocando l’incendio di 17 veicoli. A distanza di soli due giorni avviene un altro incendio doloso. Il 3 dicembre su alcuni blog di frange anarcoinsurrezionaliste è stato rivendicato l’attacco incendiario. Ancora più lungo la ricostruzione dall’inizio dell’anno con cinque danneggiamenti alle linee soprattutto e con la scoperta grazie «alle immagini dell’impianto di videosorveglianza che hanno mostrato un soggetto esterno nell’area interessata al verificarsi della prima anomalia».
Non è tutto fosco il quadro disegnato da Salvini. Tra le note positive il leader leghista ha ricordato «il mezzo miliardo di viaggiatori nel 2024 e i 1200 cantieri aperti», mentre accusa i sindacati di «aver organizzato lo scorso anno 626 scioperi». Per quanto riguarda gli annunci, invece, il ministro ha affermato che presto «riaprirà il traforo del Frejus». A Salvini, tra gli altri, ha replicato la segretaria del Pd, Elly Schlein: «da mesi le opposizioni chiedono notizie sulle ragioni dei disagi. Quand’è che si scusa con gli italiani, anche per le procedure troppo complicate per i rimborsi?». Salvini, ha aggiunto la leader dem, «non ha la credibilità, ma la responsabilità di garantire i trasporti di questo Paese».