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Campo largo, Schlein invoca l’unità: la piazza per Gaza il prossimo test

La segretaria del Pd Elly Schlein, riferendosi alle recenti vittorie del centrosinistra alle comunali di Genova, Ravenna e Assisi e allo sforzo di ottenere lo stesso risultato ai prossimi ballottaggi, è netta: «sono testardamente unitaria perché lo chiede la nostra gente», dice sottolineando come lo schema del campo largo che va da Alleanza Verdi e…
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La segretaria del Pd Elly Schlein, riferendosi alle recenti vittorie del centrosinistra alle comunali di Genova, Ravenna e Assisi e allo sforzo di ottenere lo stesso risultato ai prossimi ballottaggi, è netta: «sono testardamente unitaria perché lo chiede la nostra gente», dice sottolineando come lo schema del campo largo che va da Alleanza Verdi e Sinistra, fino ad Azione e Italia Viva sia la strada per battere alle elezioni politiche il centrodestra e riportare il centrosinistra al governo del Paese così come accaduto, appunto, nei tre comuni dove si è votato domenica e lunedì scorsi e che hanno visto la vittoria della coalizione riformista al primo turno, quindi con un bottino di voti che supera il 50 per cento dei consensi.

La piazza per Gaza

Tra i temi che potrebbero essere alla base di una piattaforma comune c’è la questione palestinese con il massacro a Gaza di civili, tra cui donne e bambini. Secondo la leader dem «vanno fermati anche con il divieto di vendita di armi a Israele. Sono inaccettabili le cose che stiamo vedendo, per questo tutti coloro che condividono questa visione devono venire in piazza il 7 giugno». E proprio sabato prossimo sarà una delle occasioni per testare il consenso anche al campo largo, visto che il corteo e la scelta di parlare in piazza San Giovanni a Roma, storica agorà della sinistra, sono organizzati da Pd, Movimento 5Stelle e Avs.

La contromanifestazione

Ma sarà anche il giorno in cui quell’alleanza, immaginata per governare il Paese, risulterà ancora da costruire, visto che Carlo Calenda e Matteo Renzi, tornati per una volta insieme, hanno detto no all’iniziativa di Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, e hanno scelto di promuovere un’analoga manifestazione il giorno prima a Milano, perché non si sono riconosciuti nella proposta del centrosinistra, perché non c’è «la ferma condanna di Hamas».

Ed è proprio la politica estera, con i tanti distinguo rispetto agli scenari geopolitici e alla posizione in Europa, che impedisce ancora di costruire «un’intesa che a livello locale sta dando i suoi frutti», come afferma lo stesso Conte da Taranto, giunto in vista del ballottaggio tra i due candidati più suffragati al primo turno e cioè Piero Bitetti, sostenuto dal centrosinistra, ma non dai pentastellati che però lo voteranno domenica e lunedì, e Francesco Tacente del centrodestra. Secondo l’ex premier sono proprio «le nostre posizioni» che ci «fanno crescere», riferendosi agli ultimi sondaggi che vedono sia i 5Stelle che il Pd fare passi avanti in punti percentuali.

«Cresciamo perché siamo dalla parte giusta, perché siamo vicini ai problemi della gente. Pensate che oggi insieme alle forze politiche con cui siamo in più costante dialogo, il Pd e Avs, ci ritroveremo il 7 giugno in piazza per dire stop all’infame genocidio a Gaza. Con loro siamo quasi alla pari dell’intero centrodestra, mentre ci raccontavano che era praticamente impossibile», afferma sempre Conte, ipotizzando quindi che quell’alleanza a cui punta Schlein non debba prevedere i partiti più centristi.

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