È allarme caldo in Italia. Per quanto un aumento delle temperature sia prevedibile in questo periodo della stagione, quello che non era previsto era un picco così elevato da spingere il Ministero della Salute a emettere il bollino rosso – il massimo livello di rischio per la salute in 21 città italiane oggi (contro le 17 registrate appena 24 ore fa). Tra queste Roma, Milano, Napoli, Firenze, Palermo, Bologna e Perugia. Una condizione critica che colpisce non solo le fasce fragili, ma anche le persone sane esposte a lungo all’aperto. L’invito è a evitare di uscire nelle ore più calde, bere molto e ridurre gli sforzi fisici.
Il picco di caldo
Tra le zone più colpite c’è la Sardegna, dove la Protezione civile regionale ha emesso un’allerta per temperature estreme per oggi e domani 30 giugno. Nell’Isola si attendono picchi fino a 41 gradi, inizialmente nei settori occidentali, poi anche a est. Le minime notturne difficilmente scenderanno sotto i 20 gradi, rendendo difficile anche il riposo. Le previsioni dell’Aeronautica Militare indicano per oggi cielo sereno ovunque, salvo addensamenti sulle Alpi e qualche temporale isolato in Valle d’Aosta e Piemonte.
La situazione domani
Temperature in ulteriore aumento al Centro e al Sud. Lunedì sarà ancora più caldo: soleggiato e afoso su quasi tutto il Paese, con massime oltre i 38 gradi nelle aree interne del Centro-Sud e picchi di 40-41 in Sardegna e in alcune zone della Sicilia e della Basilicata. Qualche rovescio atteso solo sulle Alpi centro-orientali.
Accessi al pronto soccorso
Il caldo sta già producendo effetti: nelle ultime 48 ore si è registrato un +4% di accessi ai Pronto soccorso e un aumento delle chiamate al 118. I sindacati tornano a chiedere lo stop delle attività lavorative all’aperto nelle ore critiche, come già disposto in Sicilia. L’ondata colpisce anche le Alpi: sul Monte Bianco, al Colle Major (4.750 metri), si sono registrati 1,4 gradi sopra lo zero. Un dato anomalo che preoccupa per il rischio di scioglimento accelerato dei ghiacciai.