Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è recato questa mattina a sorpresa nella chiesa del Parco Verde a Caivano, a nord di Napoli. Qui don Maurizio Patriciello ha celebrato la messa delle 12. Al termine il parroco ha invitato il presidente della Repubblica a parlare agli altri fedeli presenti. «Accolgo l’invito di don Patriciello – ha detto – con un certo imbarazzo a parlare alla fine della messa ma lo faccio volentieri e lo ringrazio per l’opera che presta e per questa magnifica celebrazione». Così rivolgendosi a don Maurizio.
«Caivano è una comunità importante – ha continuato Mattarella – e i miei auguri non sono solo per l’anno che è appena cominciato, ma anche per il futuro, particolarmente dei bambini e dei ragazzi perché su di loro sono le speranze che la comunità di Caivano ha a cuore, il futuro di bambini e ragazzi».
Il presidente è dal 2 gennaio a Villa Rosebery in visita privata, residenza presidenziale a Napoli e, nella giornata di ieri si è recato anche nella chiesa di Santa Chiara, nel centro storico della città.
Don Patriciello: «Con Mattarella giornata storica per Parco Verde»
Ha saputo che tra i banchi della sua chiesa ci sarebbe stato un “fedele d’eccezione” poco meno di un’ora prima della messa di mezzogiorno.
«È stata una giornata storica per il Parco Verde avere con noi a messa un fedele d’eccezione come il Presidente Mattarella, la più alta carica dello Stato». Don Maurizio Patriciello, parroco della chiesa del Parco Verde, parlando con LaPresse, racconta di essere rimasto stupito quando il prefetto di Napoli, Michele di Bari, lo ha informato dell’arrivo di Mattarella.
Al termine della messa e successivamente agli auguri che il Capo dello Stato ha rivolto all’intera comunità di Caivano, Mattarella – secondo quanto riferisce lo stesso don Patriciello – insieme con il prefetto, ha avuto un breve incontro con il parroco.
«Si è informato su come stiano andando le cose, era chiaramente già informato, ma ha voluto saperlo. Gli ho detto che a differenza di quando scrissi su Avvenire che ‘lo Stato è un signore distinto, ma distante’, oggi grazie a lui, lo Stato è un signore distinto e non più distante».
«Ieri il prefetto mi ha chiamato chiedendomi degli orari della messa, lui è qui spesso – dice – poi stamattina più o meno alle 11.15 è arrivato, mi ha chiamato in disparte e mi ha detto dell’arrivo del presidente sorprendendo anche me, non ci potevo credere».
Nel corso della messa «abbiamo ricordato anche Piersanti Mattarella di cui domani ricorre l’anniversario dell’omicidio».
Il Capo dello Stato «è un uomo di una umiltà incredibile e al termine della messa, quando d’accordo anche con il prefetto gli ho chiesto di dire qualcosa, ha augurato a tutti ‘buona vita’».