È iniziato oggi a Bruxelles il Consiglio Europeo tra i 27 leader dell’Ue. Al centro dell’agenda temi strategici come la difesa comune, la migrazione, la competitività e le relazioni commerciali con gli Stati Uniti.
Questa giornata si è aperta con un tradizionale scambio di opinioni con la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola. È seguita poi una sessione sulla sicurezza evidenziando l’impegno dell’Ue nel rafforzamento militare, anche alla luce del recente aumento della spesa Nato. In parallelo, i leader, hanno discusso del Medio Oriente, con la proposta spagnola di sospendere l’accordo con Israele che potrebbe infiammare il confronto.
Nel pomeriggio spazio all’Ucraina, con il collegamento in videoconferenza con il presidente Volodymyr Zelensky. Kiev chiede maggiore sostegno militare e l’avvio dei negoziati per l’adesione all’UE, ma si scontra con le resistenze di Ungheria e Slovacchia. Non è mancata la tensione sul fronte migratorio: il premier ungherese Orban ha invocato una ribellione contro le attuali politiche europee.
In serata, la discussione si concentrerà sulla competitività industriale e sui rapporti con Washington. La Commissione Ue vede «segnali positivi» nei negoziati sui dazi, ma resta la cautela. Il summit proseguirà domani con il dossier delle sanzioni alla Russia, sul quale pesa uno stallo interno al blocco.