Nel secondo trimestre, le imprese italiane mantengono giudizi complessivamente sfavorevoli sulla situazione economica, ma cala il saldo negativo tra valutazioni positive e negative. A farlo sapere è Banca d’Italia secondo una indagine sulle aspettative di inflazione e crescita realizzata su un campione di imprese con oltre 50 dipendenti.
Le aspettative sulla domanda tornano positive dopo tre trimestri, trainate da quella interna. Tuttavia, persistono timori: il 32% delle imprese manifatturiere e il 12% di quelle dei servizi segnalano impatti negativi legati ai dazi statunitensi.
La stessa Bankitalia, secondo l’articolo pubblicato da Ansa, evidenzia anche i benefici della Centrale Rischi: grazie a essa le imprese risparmiano circa 1 miliardo l’anno in oneri finanziari, grazie a una riduzione del costo del credito fino a 40 punti base. Il sistema, che raccoglie informazioni sui prestiti superiori a 30.000 euro, con la soglia che si riduce a 250 euro per i crediti classificati in “sofferenza”, favorisce la trasparenza e premia la clientela meritevole, che rappresenta oltre il 95% di famiglie e imprese censite.