Sono arrivate anche in Veneto – regione tra le maggiori produttrici – le richieste dagli Stati Uniti di approvvigionamento di uova fresche. Gli Usa sono stati infatti falcidiati – ancor più che in Italia – dall’aviaria, ed una confezione da 12 uova è arrivata a costare 8 dollari.
«Sono arrivate molte richieste agli imprenditori agricoli veneti, da Verona a Padova – riferisce Michele Barbetta, presidente del settore avicolo di Confagricoltura Veneto – ma pure noi siamo al limite con la produzione e non possiamo garantire un approvvigionamento.
L’epidemia aviaria è stata pesante anche in Italia, anche se non come negli Stati Uniti. Dall’autunno sono state abbattute 4 milioni di galline ovaiole su 41 milioni, concentrate principalmente negli allevamenti in Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna, pari al 10%. Significa una perdita di 1,4 miliardi di uova su un totale di 14 miliardi»
«Quello che rimane – prosegue – è quasi tutto destinato al consumo nazionale. Ovviamente, data la mancanza di prodotto, il prezzo continua a salire anche in Italia, anche se non ai livelli degli Usa. Gli altri Paesi europei non stanno meglio, dato che l’aviaria ha colpito ovunque».
Mediamente ogni italiano tra prodotto fresco e alimenti trasformati, consuma circa 219 uova all’anno e in Veneto il settore avicolo rappresenta una punta di diamante sul territorio italiano, con una produzione media annua di 2 miliardi di uova. Sono oltre 250 in regione gli allevamenti di galline ovaiole con più di 250 capi.