La linea Alta velocità/Alta capacità Napoli-Bari avrà un «impatto positivo» sullo «sviluppo economico, sociale e infrastrutturale del Paese». Ne è convinto il sottosegretario al Ministero dei Trasporti, Tullio Ferrante, che commenta i risultati dello studio condotto da Rete ferroviaria italiana (Rfi) e Svimez.
La Napoli-Bari, sottolinea Ferrante, «unendo due versanti della penisola, metterà in moto tutte le potenzialità di crescita del Mezzogiorno generando un valore aggiunto pari a 4,4 miliardi di euro».
Lo studio di Rfi e Svimez, prosegue il sottosegretario, «certifica che l’opera avrà un impatto diretto e indiretto sul valore aggiunto pari a 3,9 miliardi, con 53mila nuovi posti di lavoro, che diventano 4,4 miliardi e 62mila nuovi addetti se si considera anche l’indotto».
A regime, la nuova linea collegherà Napoli e Bari «in appena due ore, riducendo drasticamente i tempi di percorrenza, e comporterà anche un notevole abbattimento delle emissioni nocive. Dati che dimostrano gli enormi benefici derivanti dalla realizzazione dell’opera e che – conclude Ferrante – ci spingono a lavorare con rinnovato slancio per accelerarne i lavori e modernizzare le infrastrutture del Sud, vera chiave per la crescita del Paese».