È di cinque morti il bilancio del presunto attacco terroristico, con sparatoria, che si è verificato questa mattina a Gerusalemme Est, all’incrocio di Ramot.
Lo riporta il servizio di soccorso Magen David Adom, citato da Times of Israel, spiegando che sette feriti sarebbero in gravi condizioni e sono stati trasportati negli ospedali della capitale. Altre persone, hanno aggiunto, sono rimaste lievemente ferite.
Secondo Channel 12 i due presunti attentatori, saliti a bordo del mezzo parcheggiato a Ramot Junction, snodo stradale all’ingresso nord-ovest di Gerusalemme, sono stati uccisi da un soldato presente sul posto. Le immagini diffuse dai media israeliani mostrano persone in fuga, in preda al panico.
Le autorità stimano che i responsabili dell’attacco siano arrivati in auto da un villaggio nella zona di Ramallah. Tutti i valichi di frontiera nell’area di Gerusalemme sono stati chiusi. La polizia, riporta ancora l’emittente, «sta esaminando un oggetto sospetto trovato sul posto».
Gli avvocati di Benjamin Netanyahu hanno comunicato alla Corte distrettuale di Gerusalemme che il primo ministro non potrà presenziare, a causa dell’attacco di questa mattina a Gerusalemme, all’udienza programmata oggi per la sua testimonianza nel processo per corruzione. Lo riporta Times of Israel.
Il legale Noa Milstein ha dichiarato che «diversi gravi incidenti di sicurezza in diverse scene con vittime» hanno costretto Netanyahu a «partecipare a una serie di consultazioni, aggiornamenti sulla sicurezza e prendere decisioni urgenti». Il primo ministro, ha aggiunto, «non potrà presentarsi per la sua prevista testimonianza in tribunale».