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Attacco record su Kiev, 537 lanci tra droni e missili russi: cade un F-16 ucraino, morto il pilota

Raid russi in Ucraina, colpita da un attacco aereo senza precedenti: 537 tra droni e missili lanciati, secondo l’aeronautica ucraina. Tra le vittime, anche un pilota ucraino, morto dopo aver abbattuto sette bersagli a bordo di un F-16, poi precipitato.

Secondo la notizia riportata da Ansa è la terza perdita di un caccia F-16 dall’inizio del conflitto. L’attacco, definito «combinato e su larga scala», ha coinvolto bombardieri Tu-95MS, MiG-31K e missili ipersonici Kinzhal. La Polonia ha fatto decollare i suoi jet militari in allerta massima.

Il Cremlino avverte: «Impossibile costringerci a negoziare con le sanzioni». Intanto il capo dei servizi russi, Naryshkin, conferma un colloquio con il direttore della CIA, con la promessa di mantenere aperta una linea diretta di comunicazione.

Zelensky: «Mosca non si fermerà finché in grado sferrare attacchi massicci»

«Per quasi tutta la notte, in Ucraina è suonato l’allarme: 477 droni hanno solcato i nostri cieli, la maggior parte dei quali erano ‘Shahed‘ russo-iraniani, e 60 missili di vario tipo. I ‘russi’ stavano colpendo tutto ciò che può dare vita. C’è stato anche un colpo su un edificio residenziale a Smila, e un bambino è rimasto ferito. I servizi di emergenza stanno lavorando ovunque necessario. Purtroppo, mentre respingeva l’attacco, il nostro pilota di F-16 Maksym Ustimenko è morto. Oggi ha distrutto sette bersagli aerei. Le mie condoglianze alla sua famiglia e ai suoi compagni. Ho dato ordine di accertare tutte le circostanze della morte. L’aviazione ucraina difende eroicamente il cielo. Grazie a tutti coloro che difendono l’Ucraina». Lo scrive su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sottolineando che «Mosca non si fermerà finché sarà in grado di sferrare attacchi massicci».

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