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Atreju 2024, al via la kermesse di FdI: la premier Meloni attesa per il gran finale

Babbo Natale con elfi al seguito, il presepe vivente e i mercatini di Natale, biliardini e tavoli da ping pong e l’ormai immancabile pista di pattinaggio, la festa di Atreju organizzata da Fratelli d’Italia, quest’anno per la prima volta al Circo Massimo di Roma, è partita ieri sotto la pioggia battente, eppure il maltempo non ha fermato i visitatori che si sono riversati numerosi nella vasta area allestita su circa 5000 metri quadri all’insegna della politica e del Natale.

L’accensione del grande albero ha dato il via alle 17 alla 25esima edizione della kermesse di destra, sulle note dei motivi natalizi più gettonati di sempre. Nel catino del sito archeologico trovano spazio anche pannelli celebrativi del governo, nonché il “gufoadvisor”, la vera novità di quest’anno, con “le migliori gufate della sinistra” e dei loro leader: da Elly Schlein a Giuseppe Conte, passando per Carlo Calenda e Laura Boldrini.

La kermesse

“La via italiana – Risposte concrete al mondo che cambia” è il titolo della edizione 2024, scelto per celebrare i risultati raggiunti dal governo guidato dalla presidente del partito Giorgia Meloni. Tra le novità della manifestazione, che durerà per tutta la settimana, anche una radio dedicata: “Radio in onda”, con una programmazione tutta centrata sulla festa e sugli appuntamenti. Ad aprire il programma dei dibattiti, nella giornata di ieri, un dialogo con Marcello Pera, senatore di Fratelli d’Italia e già presidente del Senato; seguito da un panel con titolo “Uomini mai allineati” a cui hanno partecipato Fausto Bertinotti, Paolo Bonolis e Pietrangelo Buttafuoco.

Gli ospiti internazionali

Sul palco di Atreju questa settimana si alterneranno anche voci internazionali, a partire dal presidente dell’Argentina, Javier Milei, il cui intervento è previsto sabato 14 dicembre. Così come ci saranno molti protagonisti della vita pubblica e dell’attualità, tra cui politici, personalità dello spettacolo, uomini di cultura e soprattutto militanti: ovvero gli attori di quella che è ormai, forse, l’ultima comunità politica in Italia dove il senso di appartenenza diventa amicizia.

Un legame lungo un quarto di secolo, da quella prima edizione andata in scena nel 1998 quando alle pendici di Colle Oppio, vicino al Colosseo, e luogo del cuore della destra romana, si svolge un evento che vede Meloni in prima linea, all’epoca soltanto presidente di Azione studentesca, i liceali di Alleanza nazionale, che ha come titolo Atreju, in memoria del guerriero bambino che combatte contro il nulla che avanza ne La storia infinita di Ende.

Da allora, quella generazione è cresciuta, ha attraversato i marosi della fine del partito di destra, dell’illusione del partito unico del centrodestra e finalmente il ritorno a casa nel 2012, chiamata da Meloni a fondare una nuova forza politica che da due anni governa l’Italia e che domenica 15 dicembre alle 12 la presidente del consiglio, chiudendo la manifestazione, celebrerà davanti ai suoi “fratelli”.

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