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Arrestato il sindaco di Rivolta d’Adda: il medico Giovanni Sgroi accusato di abusi su quattro pazienti

Un medico di 70 anni, Giovanni Sgroi, noto per essere il sindaco di Rivolta D'Adda nel Cremonese, è stato arrestato dai carabinieri a Milano con l'accusa di abusi sessuali su quattro sue pazienti. Le violenze sarebbero avvenute durante visite mediche all'interno di una struttura sanitaria a Pozzuolo Martesana (Milano), dove Sgroi era direttore dell'area polispecialistica…
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Un medico di 70 anni, Giovanni Sgroi, noto per essere il sindaco di Rivolta D’Adda nel Cremonese, è stato arrestato dai carabinieri a Milano con l’accusa di abusi sessuali su quattro sue pazienti. Le violenze sarebbero avvenute durante visite mediche all’interno di una struttura sanitaria a Pozzuolo Martesana (Milano), dove Sgroi era direttore dell’area polispecialistica del CMP.

Le indagini, coordinate dalla procuratrice aggiunta Letizia Mannella e dalla pm Alessia Menegazzo, sono partite all’inizio del 2024 a seguito della denuncia di una paziente. Grazie a intercettazioni e rilievi scientifici, gli investigatori hanno rapidamente identificato il gastroenterologo, facendo emergere altri tre casi di violenze, sebbene non complete. Gli inquirenti non escludono che possano esserci ulteriori vittime e invitano chi avesse subito abusi a denunciarli. Sgroi è stato raggiunto ieri sul posto di lavoro, dove gli è stata notificata la misura cautelare degli arresti domiciliari.

Le accuse

Il provvedimento, emesso dal gip Sara Cipolla su richiesta della pm Alessia Menegazzo, contesta quattro episodi di abusi ai danni di donne di 24, 35, 36 e 44 anni. Le violenze si sarebbero consumate durante ecografie addominali. Secondo quanto ricostruito, il medico avrebbe iniziato con apprezzamenti e domande non pertinenti, per poi passare ad abusi camuffati da manovre mediche.

Particolare agghiacciante emerso dalle testimonianze raccolte è che, nel riaccompagnare le pazienti fuori dalla stanza, Sgroi si sarebbe rivolto in più occasioni alla sua segretaria, dicendole di “fare lo sconto” alle pazienti abusate, le quali apparivano ancora stordite o sotto shock. In tutti i casi viene contestata l’aggravante dell’abuso di potere e della violazione dei doveri di un pubblico servizio.

Non è la prima volta che Sgroi è oggetto di indagini per fatti analoghi. Già nel 2010, la Procura della Repubblica di Bergamo aveva avviato indagini preliminari per ipotesi di reato simili, sebbene poi archiviate.

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