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Armi per Kiev, la Germania revoca i limiti alla gittata. Mosca: «Bruceranno come fiammiferi»

Berlino ha ufficialmente tolto le limitazioni alla gittata delle armi destinate all’Ucraina. Ad annunciarlo è il cancelliere Friedrich Merz, precisando che anche Stati Uniti e Francia hanno fatto altrettanto. «L’Ucraina ha il diritto di difendersi colpendo anche obiettivi militari sul territorio russo», dice Merz, poi sottolinea che una difesa efficace non può fermarsi ai confini nazionali.

Non si è fatta attendere la risposta di Mosca che attraverso il portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha fatto sapere che «Taurus e droni tedeschi bruceranno come fiammiferi», poi accusa Berlino di «scavarsi la fossa» insieme al regime di Kiev.

Anche il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha ribadito che la fornitura di armi da parte dell’Europa costituisce una partecipazione indiretta alla guerra e ostacola qualsiasi sforzo di pace. Intanto, Sergey Lavrov, ministro degli Esteri russo, ha ringraziato la Turchia per l’assistenza nei tentativi di mediazione tra Mosca e Kiev. Al momento i negoziati restano bloccati e la Russia è al lavoro su un promemoria per la risoluzione del conflitto che verrà sottoposto all’Ucraina.

E mentre si cerca risolvere la guerra a parole, sul campo continuano a parlare solo le armi: le forze russe hanno conquistato quattro villaggi nella regione di Sumy, nel nord-est ucraino e secondo l’amministrazione locale, le truppe di Kiev stanno cercando di mantenere la linea difensiva mentre gli abitanti sono stati evacuati.

In questa guerra che sembra destinata a durare ancora a lungo, Merz avverte: «Non è solo in gioco l’integrità territoriale dell’Ucraina, ma l’intero ordine politico europeo. Dobbiamo essere pronti a difenderci insieme».

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