Domani, 27 febbraio, i magistrati sciopereranno a livello nazionale contro la riforma della giustizia. L’Associazione della Stampa di Puglia ha annunciato la sua solidarietà all’Associazione Nazionale Magistrati (Anm), partecipando alla manifestazione prevista presso la Corte d’Appello di Bari.
«Riteniamo condivisibili le ragioni della protesta», ha dichiarato Vito Fatiguso, presidente di Assostampa, criticando la riforma che rischia di diventare «un regolamento di conti fra politica e magistratura». Fatiguso ha inoltre denunciato un attacco al diritto di cronaca, sottolineando la necessità di difendere «giustizia e informazione», pilastri della democrazia.
Di parere opposto l’Unione delle Camere Penali (Upci), che ha definito «errata nel merito e nei modi» la protesta dell’Anm. I penalisti sostengono che la riforma, con la separazione delle carriere, renderebbe la giustizia penale «più moderna» e il giudice «terzo», come previsto dalla Costituzione. L’Upci critica l’Anm per non aver affrontato gli «scandali nella gestione delle carriere e la politicizzazione interna» del sindacato, sostenendo che lo sciopero sia una «iniziativa volta alla tutela di tipo corporativo di una situazione di privilegio e di potere».
In Puglia
Si prevede un’adesione del 90% da parte dei magistrati del tribunale di Foggia allo sciopero nazionale della categoria, indetto per domani. L’Associazione Nazionale Magistrati (Anm) del capoluogo dauno ha comunicato l’alta percentuale di adesioni, motivando la protesta con la difesa dell’indipendenza e dell’autonomia della magistratura.
L’Anm foggiana ha sottolineato che lo sciopero non è contro qualcuno o qualcosa, né a tutela di interessi corporativi, ma mira a proteggere un assetto istituzionale fondamentale. La riforma, che prevede la separazione delle carriere, l’introduzione del sorteggio per la designazione dei componenti togati del Consiglio Superiore della Magistratura e l’Alta Corte disciplinare, viene considerata un rischio per l’indipendenza della magistratura, unico strumento di tutela dei diritti di tutti i cittadini.