I carabinieri di Ancona hanno eseguito all’ordinanza di custodia, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 6 persone indagate per associazione criminale finalizzata al traffico e spaccio di stupefacenti.
Si tratta dell’epilogo di una operazione iniziata nel 2014 (Vallesina 3) che aveva lo scopo di smantellare un’organizzazione criminale di “conduzione familiare” nella provincia anconetana, cappeggiata da un ex latitante arrestato dalla polizia spagnola nelle ultime settimane.
Quattro di loro sono stati portati in carcere, mentre i restanti due sono agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Contestualmente altri 6 indagati, hanno subito delle perquisizioni domiciliari finalizzate alla ricerca di sostanze stupefacenti.
Dopo l’arresto il latitante, a capo dell’organizzazione, benché ristretto, dapprima nelle carceri spagnole e poi in quelle italiane, ha continuato a dare disposizioni ai famigliari associati, sia in occasione dei colloqui, sia con l’utilizzo di un telefono cellulare, cercando di organizzare, con l’ausilio della moglie, la distribuzione di droga inframuraria.
La donna è stata arrestata mentre cercava di consegnare al marito, all’interno del carcere, 15 grammi di cocaina, 15 grammi di hashish e 15 grammi di sostanza da taglio. Stessa cosa per il genero del ricercato che è stato sorpreso in possesso di circa 1,9 kg hashish, 60 grammi di cocaina, diversi bilancini di precisione e il libro mastro contenente la contabilità dell’organizzazione criminale.
Inoltre, nelle vicinanze dell’abitazione del latitante sono stati trovati e sequestrati, celati in un nascondiglio, 1,2 kg di hashish, suddivisi e confezionati in 14panetti. Le indagini hanno poi potuto verificare che gli scambi di droga sono avvenuti in 18 diverse occasioni.
