Nel 2024, sei persone su dieci, dai 14 anni in su, si sono dichiarate preoccupate per i cambiamenti climatici, una su due per l’inquinamento atmosferico. In occasione della Giornata mondiale dell’ambiente 2025, oggi 5 giugno, l’Istat ha diffuso dati che confermano una crescente sensibilità ambientale tra gli italiani.

Il nostro Paese ha subito danni per 134 miliardi di euro a causa di eventi climatici estremi tra il 1980 e il 2023, secondo solo alla Germania in Europa. Nel 2022, il 37,3% del territorio nazionale è stato classificato come a rischio naturale: l’Appennino centro-meridionale per i terremoti, mentre Alpi e fascia adriatica per frane.

Sul fronte delle emissioni, nel 2023 si è registrato un calo del 5,3% dei gas climalteranti, grazie a meno produzione elettrica da fonti fossili e a un maggiore uso di rinnovabili. La produzione green ha toccato i 130 TWh nel 2024, trainata da fotovoltaico ed eolico.

Anche l’industria mostra impegno. Nel 2021-2022, il 73,8% delle imprese del comparto gomma e plastica ha adottato azioni per la sostenibilità ambientale.
