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Alpini a Biella, Crosetto: «I militari sono apolitici, non roviniamo la festa per colpa di pochi»

‘Faccetta nera’ mandata ad alto volume dagli altoparlanti per strada e qualche saluto romano. È quanto si vede in un video, pubblicato sui social da ‘Il Biellese’ e da ‘La Stampa’ e che circola anche in chat locali, registrato nella serata di venerdì da Biella, dove è in corso dal 9 all’11 maggio l’adunata nazionale degli Alpini. Sulle immagini che ritraggono un gruppo di penne nere in via Gramsci è intervenuto il ministro della Difesa, Guido Crosetto a margine della 96esima adunata degli alpini.

«L’Ana è da sempre è in una situazione apolitica e apartitica, così come lo sono le forze armate e devono continuare a esserlo, e non vogliamo che quattro o cinque perditempo rovinino una festa con centinaia di migliaia di persone per bene che hanno come loro unico obiettivo quello di servire lo Stato e il Paese» le parole di Crosetto.

L’esponente del governo Meloni, a chi gli chiede notizie sul progetto di reinserire la leva obbligatoria in Italia, ha fatto sapere che «allo studio c’è qualcosa che possa in qualche modo coniugare la voglia di alcuni ragazzi di fare un’esperienza che non sia proprio entrare direttamente nelle Forze Armate, quello possono farlo quando vogliono». Il ministero della Difesa sta valutando la possibilità di farlo con l’Associazione Nazionale Alpini e con lo Stato Maggiore della Difesa. Alla domanda dei cronisti se c’è speranza, Crosetto ha risposto: «La speranza c’è sempre. Vedremo cosa sarà possibile fare».

«Portatori di pace, esempio di rispetto e solidarietà»

«Gli alpini, l’esercito e la difesa italiana sono stati negli ultimi decenni portatori di pace, perché le missioni internazionali di pace sono viste sempre come protagoniste in ogni parte del mondo. Gli alpini sono stati una parte di questo schieramento, apprezzati ovunque, rispettati ovunque, perché l’approccio che i militari italiani portano al mondo è un approccio di rispetto, che non è così diffuso» ha dichiarato il ministro della Difesa.

«Da Gaza al Libano, dall’Afghanistan al Kosovo, ogni volta che ci sono stati i nostri alpini, i nostri uomini dell’esercito – oggi ricordiamo anche i bersaglieri, che a Marsala festeggiano, la Marina e dell’Aeronautica – si è sempre avuto l’esempio di un Paese che è pronto a lavorare per la pace», ha aggiunto Crosetto, sottolineando anche il ruolo della protezione civile alpina.

«Lo dimostrano anche tutti i giorni l’ANA, l’associazione nazionale alpini, che è la prima ad arrivare nei momenti di crisi, quando c’è una catastrofe naturale, a fianco delle popolazioni, perché è uno spirito che c’è quando si è alpini, che c’è quando si è nelle forze armate, ma che si porta con sé anche dopo, quando si va in pensione o in congedo» ha concluso. 

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