Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto attuativo, sono in vigore a partire da ieri le nuove regole, particolarmente severe, per coloro che hanno subito una condanna penale per guida in stato d’ebbrezza. Lo ricorda l’ufficio Studi di Asaps, Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale.
Le nuove norme
La stretta, introdotta a dicembre scorso con il nuovo codice della strada a firma del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, prevede per il conducente condannato con tasso alcolemico superiore a 0,8 grammi per litro, l’obbligo di installazione di un dispositivo sul veicolo che impedisca l’avviamento del motore nel caso in cui il tasso alcolemico del guidatore sia superiore allo zero. Si tratta del cosiddetto “alcolock” e il decreto appena pubblicato contiene le caratteristiche e le modalità di installazione di un vero e proprio etilometro, che dovrà essere tarato ogni anno, strumento già presente in altre nazioni europee.
Il funzionamento
In pratica, dopo il periodo di sospensione della patente, il prefetto inserirà una specifica codifica sul documento di guida con obbligo “alcolock” per ulteriori due anni per chi è stato sorpreso alla guida con tasso alcolemico da 0,8 grammi per litro a 1, 5 grammi per litro e per tre anni con livello superiore a 1,5 grammi per litro. Lo strumento dovrà essere installato su tutti i veicoli utilizzati dal conducente condannato, compresi autobus e autocarri, con costi a suo carico tra i 1500 e i 2000 euro.
«Una vera stretta per chi intende guidare in stato alterato dall’alcol che entra in vigore proprio durante il maxi-esodo estivo – sottolinea il presidente Asaps, Giordano Biserni – Ricordiamo che il veicolo del conducente su cui è installato l’alcolock obbligherà chiunque vi salga e che debba guidarlo a soffiare nel dispositivo con esito “alcol zero” per avviare il motore, pensiamo ad una sola auto a disposizione di un nucleo familiare».
L’elenco degli installatori autorizzati e dei modelli di veicoli sui quali può essere installato ciascun dispositivo “alcolock” sarà pubblicato sul sito del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. «Per i furbetti che tenteranno di eludere l’alcolock, facendo soffiare altri e poi rimettendosi alla guida o che manometteranno i sigilli, sono previste pesanti sanzioni – aggiunge Biserni – fino ad oltre 600 euro e ulteriori sanzioni sulla patente».