Categorie
Cronaca Italia

Addio a Mimmo Jodice, il fotografo che ha dato luce e anima a Napoli e al Mediterraneo

È morto a 91 anni Mimmo Jodice, uno dei più grandi fotografi italiani del secondo Novecento. Nato a Napoli il 29 marzo 1934 nel Rione Sanità, Jodice ha trasformato la fotografia in linguaggio autonomo, capace di raccontare il mondo e l’anima della città. Dopo i primi lavori di impronta socio-antropologica, la sua ricerca ha esplorato il mito mediterraneo e gli spazi urbani privi di presenze umane, come in Città visibili (2006).

Autodidatta, si era avvicinato alla fotografia negli anni ’50. Negli anni ’60 le prime esposizioni con Lucio Amelio e le collaborazioni con Andy Warhol, Sol LeWitt, Joseph Beuys, Michelangelo Pistoletto, Jannis Kounellis, Alberto Burri, solo per citarne alcuni. insegnò fotografia all’Accademia di Belle Arti di Napoli dal 1970 al 1994, fondando la prima cattedra italiana della disciplina.

Sperimentò molto nelle tecniche, nel tipo di stampa e di materiali. Nella sua lunga e intensa carriera – nel corso della quale ha sperimentato molto e attraversato stili diversi – ha esposto con mostre personali nei musei di tutto il mondo, dal Philadelphia Museum of Art nel 1995 alla Maison Européenne de la Photographie nel 1998.

Le sue immagini, tra vicoli, statue e porti sospesi, sono ponti tra passato e presente, sogno e realtà, luce e memoria. Nonostante la fama internazionale, Jodice è rimasto profondamente legato a Napoli. Le grandi retrospettive e premi come il Feltrinelli hanno consacrato la sua carriera, ma il fotografo parlava poco e lasciava parlare la luce. Con Saldamente sulle nuvole (2023) ha ripercorso la propria vita, lasciando un’eredità immortale.

Lascia un commento Annulla risposta

Exit mobile version