Addio a Carmine Daniele: il fratello maggiore di Pino muore a Bari dopo un trapianto di cuore

Addio a Carmine Daniele. È morto a 66 anni il fratello maggiore di Pino Daniele.

Secondo quanto si è appreso, è deceduto in seguito a delle complicanze successive a un trapianto di cuore, effettuato nel Policlinico di Bari.

Pino Daniele era molto legato a Carmine, conosciuto come ‘O Giò, al quale il cantautore dedicò I Got the blues (‘O Giò che voglia ‘e te vedè/me manca assaje ‘na compagnia…).

Proprio ieri era stata una serata indimenticabile per la famiglia del musicista icona di Napoli, che nel marzo 2025, decennale della morte, avrebbe compiuto 70 anni: allo stadio Maradona prima della partita degli azzurri con la Roma è stato trasmesso in anteprima un brano inedito, dal titolo Again, alla presenza sugli spalti dei figli di Pino.

Dopo poche ore però i Daniele sono stati travolti da una nuova tragica notizia, annunciata a tutti gli appassionati del “nero a metà” dal sito del quotidiano “Il Mattino”. Carmine, o Gio’, che era ricoverato a Bari, non avrebbe retto a complicanze di un trapianto di cuore.

Ora nella famiglia, che fu molto numerosa (Pino come è noto è stato cresciuto dalle affettuose zie), restano Nello, il fratello minore e l’unico che si è dedicato alla musica, e le sorelle Patrizia e Rosaria. Canta invece Loredana Daniele, la figlia di Carmine, che nel 2015 pubblicò il suo primo disco dedicandolo allo zio Pino. Carmine Daniele è stato uno dei più grossi estimatori del fratello e della sua “grandezza” musicale. Al punto che, il 6 gennaio 2016, quando venne intitolato a Pino Daniele un vicolo di Napoli nei pressi di Santa Maria la Nova, protestò perchè “era troppo poco“: «Vi ringrazio tutti del pensiero – disse – anche se Pino meritava qualcosa di più di un vicoletto e lo dirò sempre perché mio fratello ha portato la cultura di Napoli per il mondo e si meritava una piazza come questa di Santa Maria la Nova e non questo vicoletto. Penso che lo meritava. Ora speriamo che col futuro questo vicoletto possa trasformarsi in una piazza. Non lo dico per me ma per i napoletani che se lo meritano».

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