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Gestione delle acque e manutenzione del territorio, nuovo ruolo per i Consorzi di Bonifica

Nel corso dell’ultima Assemblea del Cnel è stato approvato un Disegno di legge che rafforza il ruolo dei Consorzi di bonifica nella manutenzione e tutela del territorio. Il testo del Ddl, che propone l’aggiunta dell’articolo 62bis al Decreto legislativo. n. 152/2006 (Norme in materia ambientale), intende valorizzare la riconosciuta capacità dei Consorzi di bonifica nell’assicurare una costante azione preventiva digestione del territorio. Si propone quindi di conferire a Regioni ed enti territoriali la facoltà di stipulare convenzioni con i Consorzi di bonifica per affidare loro attività di manutenzione, progettazione e realizzazione lavori, relative al più generale reticolo idrografico ed agli interventi di mitigazione del dissesto.

Le prospettive

Tali convenzioni potranno riguardare la manutenzione ordinaria e straordinaria dei corsi d’acqua di competenza regionale e comunale, nonché la realizzazione di nuove opere idrauliche. Potranno inoltre prevedere l’attivazione di una filiera di economia circolare del legno e l’applicazione della legge di orientamento, valorizzando le imprese agricole locali e offrendo una risposta concreta all’impoverimento imprenditoriale delle aree interne. Il presidente dell’Associazione nazionale dei Consorzi di Gestione e Tutela del territorio e delle Acque Irrigue (Anbi), Francesco Vincenzi, ha ringraziato il presidente del Cnel, Renato Brunetta, per l’attenzione dimostrata nei confronti dell’associazione. «Precisiamo che non intendiamo sottrarre competenze ad altre realtà, bensì metterci a servizio del territorio, proponendo la nostra professionalità a chi, per molteplici motivi, non è in grado di adempiere ad una costante manutenzione idrogeologica, indispensabile garanzia di vita e di sviluppo economico per le comunità. È null’altro che l’applicazione del principio di sussidiarietà» chiosa il direttore generale di Anbi, Massimo Gargano.

L’esempio

Ed in tema di tutela e manutenzione del territorio e gestione dell’irrigazione dall’estremizzazione degli eventi atmosferici che obbliga alla ricerca di soluzioni, in grado di adattarsi alle mutevoli condizioni create dalla crisi climatica. È il caso di quanto realizzato in Maremma dove si sono conclusi i lavori per l’installazione di un sistema di sbarramenti mobili in gomma flessibile per uso irriguo, lungo i canali di bonifica Padulino e Barbicato, ad Alberese, nel Grossetano. Si tratta di un impianto a sostegno dell’agricoltura di qualità nel territorio contiguo al Parco regionale della Maremma e che sarà utilizzato per irrigare il comprensorio “Piana dell’Alberese”, gestito dal Consorzio di bonifica 6 Toscana Sud con importanti benefici anche di carattere ambientale. «Il funzionamento è semplice – spiega Valentina Chiarello, direttrice dei lavori – con l’opera di presa sul fiume Ombrone si preleva l’acqua, che viene invasata in una rete di canali a cielo aperto, grazie adun sistema di dighe gonfiabili. Saranno poi i consorziati a distribuire l’acqua nei loro appezzamenti tramite pompe». Al termine della stagione irrigua gli sbarramenti mobili saranno sgonfiati, le pompe saranno rimosse e verrà chiusa la tubazione di mandata.

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