A Torino nasce un nuovo centro cottura: sicurezza e innovazione al primo posto

Se si dovesse pensare ad una città dove si sta lavorando da tempi non sospetti sul principio che un pasto non si nega a nessuno, e che la migliore conciliazione tra vita e lavoro di una donna è il tempo pieno, quella è Torino. Come sottolineata nel rapporto di Save the Chidren parliamo di una città che insieme a Genova per la Liguria, continua a lavorare con impegno in questo senso.

Proprio a Torino, infatti, sta per nascere il secondo centro della società di ristorazione Ladisa che dal 2013 è fornisce il servizio al Comune di Torino, con grande soddisfazione da entrambe le parti, tanto da condividere un percorso altamente innovativo legato innanzitutto al requisito della sicurezza.

Dati alla mano, il servizio di ristorazione del Comune di Torino è sempre stato annoverato tra i migliori d’Italia, anticipando sempre le dinamiche di gestione e normative. Lo scorso anno è stata indetta la nuova gara di appalto per 5 anni di servizio, suddivisa in 8 lotti.

L’importo complessivo di gara è pari ad € 142.398.241,70 per tutta la durata del servizio per un complessivo numero di pasti di circa 26 milioni di pasti tra veicolati (scuole primarie e secondarie) da centro di cottura delle aziende partecipanti, pasti crudi cucinati presso le cucine di proprietà del comune (scuole dell’infanzia), derrate a crudo per le cucine degli asili nido. Ogni anno dunque, sono serviti circa 5,5 milioni di pasti.

Il bando non prevedeva la possibilità di effettuare ribasso sul prezzo per cui è stato aggiudicato per la sola componente di offerta tecnica proposta dalle aziende, solo parte qualitativa.

Ladisa è risultata aggiudicataria (raccogliendo il favore della commissione sul progetto) di due degli 8 lotti (i più grandi) per complessivi 40 milioni di euro, circa 9 milioni all’anno per 1 milione di pasti serviti all’anno, circa 10.000 al giorno tra veicolati, cucinati nelle cucine del comune, e pasti crudi per i nidi. Dopo l’aggiudicazione ci sono stati diversi ricorsi da parte delle ditte rimaste fuori che hanno ritardato la formale aggiudicazione definitiva, creando ritardo anche nella predisposizione degli acquisti per gli investimenti necessari alla corretta esecuzione dello stesso.

Ma intanto il dato reale è che sta per essere inaugurato il secondo centro cottura nuovo di zecca che potrà essere classificato a tutti gli effetti 4.0, sarà ubicato in via Chambery. E’ dotato (come mostrano alcune delle foto) di un centro di produzione pasti la produzione di 20.000 unità per ciclo produttivo) e sarà destinato a potenziare ulteriormente la capacità produttiva dell’azienda nel territorio torinese.

Il servizio è stato avviato da settembre 2023, e dopo delle criticità iniziali dovute anche al passaggio dei dipendenti, all’arrivo delle nuove attrezzature, all’arrivo dei nuovi mezzi per il trasporto (tutti elettrici), ha raggiunto nell’ultimo mese un buon gradimento dello stesso, riscontrato nelle diverse commissioni mensa avute nell’ultimo mese alla presenza dei rappresentanti dell’amministrazione. Tra le tante attestazione di stima e approvazione di famiglie anche quelle dei dirigenti che spesso pranzano a scuola. «I bambini stanno mangiando più volentieri – ha scritto Antonietta Roma dirigente scolastico dell’istituto Baricco di Torino -. Mangio anche io e confermo che la qualità del cibo e del servizio».

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