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A marzo pensioni e stipendi più bassi per gli italiani: colpa dell’addizionale comunale

Stipendi più basso a marzo. Il motivo? L’introduzione dell’acconto dell’addizionale comunale per l’anno in corso, che si aggiunge al saldo dell’anno precedente già presente nei mesi precedenti e ancora c’è l’addizionale regionale. L’addizionale comunale è un’imposta locale che i Comuni applicano sul reddito imponibile dei residenti. Questa tassa viene suddivisa in due parti, ovvero il saldo: riferito all’anno precedente, trattenuto da gennaio a novembre e l’acconto riferito all’anno corrente, trattenuto da marzo a novembre.

Da qui una riduzione netta sullo stipendio, rispetto ai mesi di gennaio e febbraio. Di quanto sarà più basso? Dipende da dove si vive. L’aliquota dell’addizionale comunale è stabilita infatti dal Comune di residenza. Questa aliquota può oscillare tra lo 0,2% e lo 0,8% del reddito imponibile, con alcune eccezioni come Roma, dove raggiunge lo 0,9%.

Da Roma a Milano

Facciamo degli esempi, chi vive nella Capitale e ha un reddito annuo di 30mila euro lordi pagherà come addizionale comunale un totale di 270 euro l’anno. Di questi, il 30% (81 euro) viene trattenuto come acconto da marzo a novembre, circa 9 euro al mese, e il restante 70% (189 euro) come saldo da gennaio a novembre, circa 17 euro al mese. Per questo motivo a marzo, la busta paga sarà inferiore di circa 9 euro rispetto a febbraio. A Milano? L’aliquota è diversa. E così un lavoratore con un reddito annuo lordo di 50.000 euro e un’aliquota comunale dello 0,8% pagherà un’addizionale di 400 euro all’anno. Il saldo da gennaio a novembre sarà di circa 25 euro al mese, mentre l’acconto da marzo a novembre sarà di circa 11 euro al mese. Di conseguenza, a marzo, lo stipendio sarà ridotto di circa 11 euro rispetto al mese precedente.

Le possibili esenzioni

Ogni Comune ha il potere di stabilire sia l’aliquota dell’addizionale comunale sia eventuali soglie di esenzione. Ad esempio, Milano prevede un’esenzione per redditi annui fino a 23.000 euro, mentre a Roma la soglia è fissata a 14.000 euro. Questo significa che i lavoratori con redditi inferiori a queste cifre non subiranno alcuna trattenuta per l’addizionale comunale.

Pensioni

Non è diversa la posizione dei pensionati, anche loro tra addizionali e Irpef si troveranno una pensione più bassa che, anche in questo caso, dipenderà da dove si vive e chiaramente da quanto sia l’importo della pensione. Arriva infatti lo stop ai conguagli fiscali relativi al 2024 e torna l’addizionale comunale in acconto per i debitori Irpef. Ci sarà inoltre l’incremento di 8 euro per le maggiorazioni sociali dei pensionati fragili.

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