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25 aprile a Roma, Tajani: «Sobrietà è ricordare e non strumentalizzare»

«Questa non è la giornata delle divisioni o la giornata degli scontri, è la giornata della libertà perché se noi andiamo a vedere quelli che combatterono» il nazifascismo «vediamo che erano di tante idee diverse, accomunati soltanto dall’amore per l’Italia e per la libertà. C’erano socialisti, comunisti, monarchici, liberali, azionisti, che avevano messo da parte…
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«Questa non è la giornata delle divisioni o la giornata degli scontri, è la giornata della libertà perché se noi andiamo a vedere quelli che combatterono» il nazifascismo «vediamo che erano di tante idee diverse, accomunati soltanto dall’amore per l’Italia e per la libertà. C’erano socialisti, comunisti, monarchici, liberali, azionisti, che avevano messo da parte le loro ideologie e avevano scelto di difendere insieme la libertà dell’Italia. Quello è lo spirito con il quale dobbiamo ricordare il 25 aprile perché possa essere un messaggio positivo per il futuro, per tutti i giovani». Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in un punto stampa al Mausoleo delle Fosse Ardeatine in occasione dell’80esimo anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo.

«Questa – ha proseguito Tajani – non può essere la giornata delle divisioni, non deve essere strumentalizzata, certamente chi si è battuto per la libertà, penso ai caduti di Porta San Paolo, alle vittime delle fosse Ardeatine, ai tanti prigionieri a via Tasso, non erano certamente degli estremisti o dei terroristi, quindi la sobrietà è questa: non strumentalizzare ma ricordare perché rimanga impressa nella mente, soprattutto dei giovani, quella che è stata una battaglia di libertà».

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