Mattoni “stampati” coi gusci delle cozze: l’idea tarantina premiata con il Bluegreen climate change

Sono tutti di Taranto e hanno un’età tra i 25 e i 32 anni gli startupper vincitori del premio Bluegreen climate change della Start Cup Puglia. La loro idea, Wast3D Shells prevede il recupero dei gusci delle cozze per trasformarli in prodotti utili dell’edilizia tramite una stampante 3D.

«Abbiamo pensato a un simbolo della città, la cozza. Dopo averla mangiata, anziché far finire i gusci nell’organico, abbiamo ideato un processo produttivo che porta all’estrazione del carbonato di calcio, che viene additivato con un composto creando una sostanza per la macchinazione 3D» spiega il team, composto da Michele De Siati, Matteo Peluso e Angelo Iaia.

«Così saremo in grado di recuperare buona parte del guscio della cozza e trasformarlo in un prodotto altamente personalizzabile. Il primo utilizzo a cui abbiamo pensato è la bioedilizia. Le cozze possono facilmente diventare mattoni forati o intere pareti, dipende solo dalla dimensione della stampante. In realtà non c’è limite alla fantasia, il materiale realizzato con i gusci di cozza può essere usato nel design per stampare di tutto: tavoli, sedie, piccoli oggetti».

Con i duemila euro del premio per il progetto con il maggior potenziale di contrasto al cambiamento climatico di Start cup Puglia, i tre ideatori potranno completare lo studio delle caratteristiche del carbonato di calcio. «Siamo in fase di early stage – precisano – dobbiamo arrivare a brevettare e prototipare. Oltre al premio in denaro, il riconoscimento ottenuto ci dà grande carica». Michele, Matteo e Angelo si sono conosciuti nel contesto delle giovani start up.

Michele è un agronomo. «All’interno di una factory ho partecipato a un percorso con l’agenzia regionale per la tecnologia e l’innovazione ma ben presto mi sono reso conto che l’idea non funzionava. Ho cancellato e cominciato da capo», racconta. «Parlando con Matteo, ingegnere esperto di stampanti 3D, è venuta l’idea di simulare questo utilizzo dei gusci come materia prima. A quel punto si è unito Angelo, laureato all’accademia delle belle arti di Firenze e esperto di progettazione e realizzazione di modelli tridimensionali». Ai primi di dicembre i tre affronteranno le altre giovani start up italiane alla finale del programma nazionale dell’innovazione dell’Aquila. «Siamo felici e orgogliosi di rappresentare Taranto e la Puglia».

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